Ex Mafil, un acquisto milionario che cade a pezzi
Crolla il tetto dell'edificio, "e il Comune non se ne preoccupa"
VITTORIO VENETO - Se Villa Papadopoli è in balia dei vandali l’ex Mafil sta crollando sotto le intemperie. "Il comune di Vittorio Veneto, dopo aver sprecato un milione e mezzo di euro per l’acquisto dell’ex Mafil, ora la lascia andare in malora". La denuncia arriva dal consigliere comunale del Pd Alessandro De Bastiani.
E’ ben visibile da chi transita in via Matteotti, da San Giacomo verso il “bivio dell’Esso”, l’enorme buco sul tetto dell’ex tessitura dalla parte di via Aleardi. Il crollo si è verificato alcuni mesi fa e con le piogge degli ultimi giorni si è ulteriormente allargato.
"Dopo aver speso inutilmente una montagna di soldi pubblici per acquistare l’edificio - incalza il consigliere di minoranza - la fabbrica da anni appare abbandonata, senza un minimo di manutenzione tanto da lasciare crollare un tetto senza intervenire. Neanche una semplice precauzione come un telo di nailon per riparare le stanze sottostanti dalla pioggia come farebbe qualsiasi “buon padre di famiglia”". "E’ triste - commenta De Bastiani - vedere deperire la nostra città giorno dopo giorno come se non ci fosse un assessore al patrimonio che, tra i vari compiti, dovrebbe avere anche quello di tutelare gli edifici pubblici".
Attualmente l’incarico è coperto da Flavio De Nardi con le deleghe al Territorio, Beni Ambientali, Urbanistica, Edilizia e appunto al Patrimonio. "Evidentemente De Nardi ha fatto suo il principio, abbastanza diffuso nel nostro paese, per il quale i beni pubblici non sono considerati beni di tutti, ma di nessuno e pertanto possono essere lasciati andare in malora. Siamo sicuri - conclude il consigliere - che l’assessore non si comporterebbe allo stesso modo se l’edificio fosse di sua propietà e se lo stesso comportamento fosse di un amministratore di una impresa privata il De Nardi di turno sarebbe già stato licenziato".