MOGLIANO - Inquinamento da mercurio, Mogliano e Preganziol chiedono un incontro ad Arpav, l'ente regionale per l'ambiente. Con l'obiettivo di  contrastare il fenomeno che ha già interessato le falde acquifere di Quinto, Treviso, Casier e Preganziol.

Per questo motivo i comuni di Preganziol e Mogliano hanno chiesto un incontro, fissato per il 2 febbraio, all’ARPAV  affinchè quantifichi il costo necessario per affrontare la propagazione di questo tipo di inquinamento e che “ secondo previsioni – afferma Oscar Mancini Assessore all’Ambiente del comune di Mogliano – nel giro di un anno giungerà ad interessare una porzione del nostro comune. Infatti l’inquinamento è in espansione da Preganziol verso sud-est e nel frattempo non è stata ancora individuata l’origine di questo fenomeno”.

“I Comuni di Preganziol e Mogliano in questi anni hanno seguito da vicino le scelte adottate dalla Veritas allo scopo di assicurare la salubrità dell’acqua erogata dall’ acquedotto. Tuttavia un rapporto recente del’ARPAV dice che l’inquinamento delle falde non accenna a diminuire nei comuni a nord. Occorre quindi individuare la fonte dell’inquinamento ed eliminarne la causa.”.

“ Più volte abbiamo sollecitato la Regione ed ARPAV ad intervenire – continua Mancini – ma l’inerzia della Regione è inaccettabile e non possiamo condividere la decisione del Consiglio Regionale di non stanziare ulteriori risorse per continuare ed approfondire le ricerche sulle cause di questo inquinamento. E’ competenza della Regione tutelare la salute dei cittadini”.

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L’inerzia della Regione è inaccettabile e non possiamo condividere la decisione del Consiglio Regionale. E’ competenza della Regione tutelare la salute dei cittadini

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“ Il Comune di Mogliano è fornito di una rete estesa e che eroga acqua ottima, tuttavia è preoccupato per il rischio contaminazione dei pozzi privati – conclude l’Assessore Mancini -. Abbiamo quindi chiesto ad ARPAV di presentarci una stima delle risorse economiche necessarie per proseguire le analisi e le ricerche atte a risalire alla fonte dell’inquinamento, di stabilire la durata del fenomeno e chi eventualmente pagherà i danni. Infine chiederemo alla Regione di finanziare le ricerche ARPAV.”   

Gianfranco Vergani