TREVISO – Le scorie nucleari transiteranno in provicnia di Treviso nella prima quindicina di novembre. Tripla scorta in A4 e massima allerta per possibili contestazioni.

La Marca di prepara al passaggio delle scorie, che il governo sta smantellando, del deposito di Avogadro di Sallugia, dove è stoccato l'85% del combustibile delle ex centrali nucleari italian. Il convoglio di speciali camion porterà le dieci barre al porto di Trieste, dove verranno imbarcate per gli Stati Uniti. Il percorso tocca otto comuni della Marca: Preganziol, Mogliano, Casale, Zero Branco, Monastier, Roncade, Cessalto, Motta di Livenza.

Ieri in prefettura si è svolta una riunione tecnica per organizzare il «Piano di emergenza provinciale» come anche in tutte le altre provincie interessate, con forze dell'ordine, vigili del fuoco, tecnici e protezione civile, oltre naturalmente agli amministratori dei Comuni interessati. L'obiettivo è coordinare le procedure per far fronte ad un'eventuale incidente. Ma il prefetto Aldo Adinolfi, tranquillizza: «Le quantità trasportate sono limitate. Basti pensare che il contenitore dove saranno inserite le dieci barre potrebbe, potenzialmente, ospitarne 966. Siamo al 10% della sua capacità .Il carico radiologico è molto contenuto e quindi il pericolo è molto ridotto».

Saranno previste tre scorte: una tecnica dell’azienda specializzata con personale qualificato, una delle forze dell’ordine per la viabilità e una scorta di vigili del fuoco. Il traffico ordinario potrà continuare a transitare visto il basso contenuto di radioattività, ha informato il prefetto.

Intanto gli ambientalisti si sono mobilitati in tutto il nord Italia si stanno organizzando comitati. Oltre al disaccordo sul passaggio del materiale radioattivo su gomma, si avanzano dubbi sul suo utilizzo finale. La stessa Regione sarebbe contraria al passaggio. Il prefetto di Treviso Aldo Adinolfi, ribadisce che i rischi di contaminazione sarebbero bassissimi anche nell’ipotesi di un incidente.