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25 aprile 2024

Castelfranco

SCUOLA A RISCHIO, PROTESTANO AL LICEO GIORGIONE

Mancano uscite di sicurezza, gli spazi non bastano e le barriere architettoniche creano seri problemi

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SCUOLA A RISCHIO, PROTESTANO AL LICEO GIORGIONE

Castelfranco – Dopo l’istituto alberghiero “Maffioli” ora tocca al Liceo “Giorgione”. Gli studenti sono sul piede di guerra per via delle carenze infrastrutturali in cui versa la loro scuola. Uscite di sicurezza ed ascensori che mancano, barriere architettoniche, spazi che non sufficienti ad accogliere un tale numero di studenti.

E poi la dispersione in tre sedi degli alunni: quella principale di via Verdi, quella al Patronato di borgo Pieve e, com’è noto, da alcuni anni si fa lezione persino nei prefabbricati.

«In Patronato non ci sono le uscite di sicurezza e le scale di emergenza – dice il rappresentante di istituto Alessandro Pietrobon –. Problemi analoghi ci sono anche nella sede centrale. Al primo piano ci sono corridoi in cui si fatica a passare in due alla volta e le porte si devono aprire verso l’interno delle aule, ovviamente una situazione molto carente nel caso in cui ci fosse ad esempio un incendio o se più in generale ci fosse una situazione di emergenza».

«Si è verificato più volte – afferma – che all’interno dei prefabbricati o anche nelle classi collocate in Patronato piovesse dentro. Inoltre sia nei prefabbricati che in Patronato c’è una sola uscita. Non ci sono uscite alternative per i casi di emergenza». Inadeguati gli spazi in rapporto al numero di studenti.

«Non ci siamo assolutamente nel rapporto tra il numero di studenti e la metratura delle aule che li contengono. Nella sede centrale, sgabuzzini per i bidelli sono stati trasformati in aule per una quindicina di persone. Ci sono due palestre, una di queste minuscola. In nessuna delle due comunque c’è un campo di pallavolo regolamentare».

Poi una cosa particolarmente curiosa dovuta alla mancanza degli ascensori. «Capita piuttosto spesso che, soprattutto per motivi legati all’attività sportiva, degli studenti si facciano male e che diventi difficoltoso camminare – afferma sempre Pietrobon -. A scuola non c’è l’ascensore e se l’aula si trova al piano di sopra non resta che far scendere tutta la classe al piano terra. Il posizionamento temporaneo dura per settimane, è successo anche per mesi».

Gli studenti del Liceo (la settimana scorsa l’avevano fatto quelli del “Maffioli”) ora hanno segnalato la situazione ai Comunisti Italiani che hanno avviato la campagna “Scuole sicure” in seguito alla morte del ragazzo di Rivoli dovuta al crollo del soffitto dell’aula in cui stava seguendo una lezione di scuola.

«A breve si riunirà in Provincia una commissione addetta proprio all’edilizia scolastica – afferma Alessandro Squizzato, segretario del partito dei Comunisti Italiani della Castellana -. Sarà nostro impegno completare in tempi utili un dossier sui problemi degli istituti di Castelfranco da consegnare al nostro consigliere provinciale Stefano Mestriner e a tutti coloro che assieme a noi vorranno portare avanti una battaglia perché questi problemi vengano affrontati».

 


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