Il TAR dà ragione al Governo: sì ai tagli delle Province
Il Ministro Patroni Griffi esulta e annuncia una sforbiciata anche per Comuni e Regioni
TREVISO - Il TAR, nella giornata di ieri, ha ritenuto perfettamente legittima la delibera del Consiglio dei Ministri che ha fissato i requisiti minimi di superficie (2.500 kmq) e di popolazione (350.000 abitanti) perché una Provincia possa salvasi dai tagli della spending review, mentre è stata ritenuta priva di fondamento la richiesta di sospendere provvisoriamente il provvedimento, formulata dalle Provincie, che avevano presentato ricorso al Tar il mese scorso ritenendo il taglio imposto dal Governo in contrasto con la Costituzione.
Il TAR, quindi, ha bocciato la richiesta di “grazia” di Lecco, Lodi, Treviso e Rovigo, quattro delle dodici Province italiane che finora hanno presentato ricorso.
I Presidenti delle Province che hanno promosso il ricorso non desistono: “il provvedimento del Tar del Lazio lede i diritti degli enti locali e delegittima questi organismi. I giudici hanno scelto di non decidere più per valutazioni di opportunità politica che giuridiche” - commenta il presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro - “ma poco male, non sono entrati nel merito, e questo significa che potremo fare ricorso al Consiglio di Stato, se esiste ancora una giustizia amministrativa in questo Paese”.
“8.100 Comuni, di cui i due terzi sotto i 15 mila abitanti, sono troppi
”
Esulta, invece, il Ministro Patroni Griffi e, in un’intervista alla Stampa, rilancia, annunciando una sforbiciata anche a Regioni e Comuni: “il riordino dei territori dovrebbe riguardare tutto. La nostra è una riforma mirata a ciò che in questa fase è possibile realizzare. E' l'inizio di un percorso. Credo che si possa ripartire da uno studio della Fondazione Agnelli di circa venti anni fa e che ipotizzava dodici Regioni”.
Per quanto riguarda i Comuni: “8.100, di cui i due terzi sotto i 15 mila abitanti, sono troppi” osserva il Ministro.