TREVISO - A cinquant'anni dal primo giorno di scuola superiore, nella serata del 27 ottobre, una trentina di ex allievi del Collegio Vescovile Pio X sono tornati a incontrare i loro professori. Alla rimpatriata hanno partecipato gli studenti che hanno frequentato le sezioni A e B del liceo scientifico a partire dall'anno scolastico '73-'74, a testimonianza del duraturo rapporto di empatia.

Promotore dell’iniziativa il professor Raffaele Folliero, insegnante di Lettere, anch'egli assunto nel 1973: "Sono state le prime classi in cui ho insegnato, e dunque mi è venuta l'idea di organizzare questa rimpatriata. La risposta è andata oltre le aspettative, visto che in totale le adesioni iniziali erano una sessantina, poi ridotte per sopravvenuti impegni professionali o problemi di salute. Sono passati, però, così tanti anni che la scommessa, poi, è stata riconoscerli, associare un nome a un volto". Con il professor Folliero c'erano anche Mario Marchetti, insegnante di Disegno e Storia dell'arte; Lidio Zecchel, insegnante di Matematica e Fisica; don Lino Regazzo, insegnante di Religione e don Giovanni Lemesin, padre spirituale dell'epoca.

Ad accoglierli in sala Pio X il Rettore, Mons. Lucio Bonomo, che ha dato a tutti il benvenuto e li ha poi accompagnati a visitare le nuove strutture della scuola, dall'Auditorium al Planetario: “Da quando avete frequentato la scuola voi, è cambiato tutto: sono rimaste solo alcune porte e le piastrelle dei pavimenti – ha commentato ironicamente il Rettore –, ma, scherzi a parte, una cosa sicuramente non è cambiata, ed è la mission della scuola, che continua, oggi come allora, a mettere al centro del suo progetto educativo la persona”.

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