«O FEDERALISMO O RIVOLUZIONE»
Parola di Gobbo che non crede che chiudere i Municipi per protesta contro il Patto di stabilità sia cosa giusta
| Laura Tuveri |
TREVISO - Il sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo, anche stamani, martedì 18 gennaio, nella conferenza stampa di presentazione del bilancio della Polizia Locale, ha affermato che Treviso è una città sicura, auspica l’arrivo dei militari, da sempre invocata da Gentilini, e delle telecamere. Anche se per i militi la vede un po’ dura visto che sarebbe solo una presenza dissuasiva, ovvero una divisa che non può intervenire per la repressione dei crimini al pari delle altre forze dell’ordine presenti sul territorio.
Dalla sicurezza si spazia con Gobbo (nella foto) al Patto di Stabilità e alla crisi che attanaglia i Comuni. Diversi Municipi, domani 19 gennaio, ma anche in altre date, chiuderanno le porte per protestare contro il Patto di stabilità, pur garantendo i servizi essenziali.
I sindaci della Lega pur lamentando gli stessi problemi dei colleghi degli altri partiti, per ordini dall’altro non possono, però, protestare o partecipare ad azioni trasversali per far cambiare le regole del gioco penalizzanti per gli Enti locali. “Chiudere i Municipi non è la via giusta per manifestare le proprie ragioni perché mette in difficoltà i cittadini che pagano già le conseguenze di questa situazione economica pesante che esiste anche nel resto del mondo”.
Secondo Gobbo, segretario della Liga Nord, se tutti gli amministratori italiani facessero bene il proprio lavoro, ovvero se non ci fossero gli sprechi e se rispondessero in prima persona di quello che fanno, allora si starebbe tutti meglio. "Questi sono i principi del Federalismo. E' quello che chiede il Federalismo fiscale che tutti stiamo aspettando per premiare chi fa bene, mentre ora tutti vengono penalizzati perché c’è chi mal amministra. Io credo che con le leggi che ci sono e che con quelle che verranno fatte cih spreca pacherà. Io sono per fare la rivoluzione se non passano tali principi”.