«Io odio Vacchi»
Il brand liventino commercializza una nuova linea d’abbigliamento contro l’azionista conosciuto in tutto il mondo
| Redazione |
MOTTA DI LIVENZA - Lo slogan è semplice e diretto, come se fosse una sorta di confessione liberatoria urlata ai quattro venti: Odio Vacchi.
Il brand liventino Pakkiano torna a far discutere, dividendo l’opinione pubblica in relazione alla sua nuova linea d’abbigliamento: ad essere preso di mira dal marchio, salito alla ribalta con le grafiche sul boss Felice Maniero, è l’azionista e webstar Gianluca Vacchi, divenuto famoso grazie alla sua vita da rich kid e il suo stile di vita altamente lussuoso postato sui social.
Il personaggio mediatico, seguito da milioni di persone sui social networks, ha attirato anche l’attenzione dell’imprenditore Stefano Cigana (nella foto) che, dal suo studio di Motta di Livenza, non ha esitato a dedicargli una delle sue ben note magliette celebrative.
“Con questa grafica - spiega Cigana - voglio sottolineare la contrapposizione tra due realtà, tra chi come il signor Vacchi ostenta la sua ricchezza spingendosi ai limiti del ridicolo, beato lui che può permetterselo, e un brand come Pakkiano, che nasce in un garage dall’idea di una persona che è persino finita in carcere ingiustamente. Alla base di questo nuovo concept, come ulteriore puntualizzazione, non è il voler lucrare su fatti spiacevoli, ma sola e semplice filosofia del marchio.” Due poteri finanziari totalmente diversi, ma con l’obiettivo comune di puntare a smuovere gli animi delle persone, sfruttando le provocazioni.
Una linea filosofica che è stata abbracciata anche da un’azienda di distribuzione veneta, e che ha permesso a Pakkiano di lasciare la sola ed esclusiva commercializzazione in Web per poter essere distribuita anche all’interno di alcuni punti vendita in Italia e Spagna.