“Ci si può piacere disabili, sulla carrozzina, storti, scoordinati. Io finalmente mi piaccio”
Emma si racconta su Instagram. E, dopo la laurea in biologia molecolare, studia (e insegna) nutrizione
![Emma Della Libera Emma Della Libera](https://www.oggitreviso.it/sites/default/files/styles/505/public/field/image/Emma.jpg?itok=UbCaFISb)
Emma nel suo orto
TREVISO - “Ci sono migliaia di siti e pagine sulla nutrizione e le diete, ma mancava il punto di vista di una persona disabile: per ogni situazione, serve un piano alimentare ad hoc”. Emma Della Libera, 24enne di Carbonera, dopo la laurea triennale in biologia molecolare e una magistrale (quasi terminata) in biologia computazionale, studia scienze della nutrizione. E, mentre lo fa, dedica il suo tempo a spiegare agli altri quanto importante sia l’alimentazione, soprattutto per chi, come lei, costretto su una sedia a rotelle, non può praticare la stessa attività fisica di una persona che cammina.
All’età di 12 anni, a Emma fu diagnosticata l’ “Atassia di Friedreich”, malattia neurologica degenerativa per cui ancora non esistono cure. “Non è che se parti parti svantaggiato, devi lasciarti andare, se sei in carrozzina non significa che non ti importi del tuo fisico, del tuo corpo, della tua salute, anzi: proprio perché parti da un livello più basso ti vuoi migliore, - spiega Emma - Ed è per questo che ho creato la pagina Instagram 104.integrale, per unire due argomenti che fanno parte della mia vita, che vivo in prima persona e che studio all’Università San Raffaele di Roma”. Disabilità e nutrizione: sono questi i due macro-argomenti tra cui Emma ha trovato molti punti in comune, e dai quali parte per aiutare chi, come lei, necessita di diete specifiche, ma anche tutti gli altri.
Emma è vegana, ma, ci tiene a precisare, non vuole "veganizzare" nessuno. "Io ci sono arrivata da sola - racconta -, con un percorso personale interiore. Avevo conosciuto un ragazzo indiano che studiava a Torino con me, che per la prima volta mi parlò di dieta vegetale in modo scientifico. La nutrizione è una materia che ha tanta chimica, biologia, medicina”. Oltre che con uno scopo divulgativo, la pagina 104.integrale è nata per sensibilizzare e promuovere l’abbattimento delle barriere anche nell’ambito nutrizionale: “Nessuno ci fa caso, ma al ristorante basterebbero pochi accorgimenti per far sì che anche i disabili possano essere autonomi: ad esempio dovrebbero sempre essere disponibili delle posate diverse, specifiche per alcuni tipi di disabilità, e dovrebbe diventare normale poter chiedere una bistecca o una pizza già tagliate in piccoli pezzi. Inoltre spesso non si trovano bagni accessibili, e conosco moltissime persone in carrozzina che evitano di bere acqua per non dover andare in bagno: eppure idratarsi è fondamentale, specialmente per chi soffre di determinate patologie.
“Con 104.integrale vorrei aprire un vortice di positività - conclude Emma - Ci sono già moltissime persone che mi scrivono, che mi chiedono consiglio. E il messaggio che voglio trasmettere è che anche se la situazione in cui ci si trova non è ottimale, non bisogna buttarsi giù ma affrontarla e migliorarsi, sempre. La cosa importante è essere agili al massimo delle proprie capacità, al di là dell’aspetto. E per esserlo bisogna partire dalle basi e riuscire, per cominciare, a piacersi”.
Emma premiata a Treviso come “Donna per la scienza” del 2021. “Ci sono sempre due scelte possibili nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiare”