“Le fosse del castello sono ridotte ad un acquitrino paludoso”
Lo sfogo di Articolo Uno della Castellana per le erbacce e l’acqua ferma nelle fosse della città
CASTELFRANCO – I lavori di restauro del ponte di via Garibaldo hanno imposto di bloccare lo scorrere dell’acqua nelle fosse del castello: circostanza che ha favorito la crescita di vegetazione che a chi giunge a Castelfranco senza conoscere le ragioni di questo stato di cose potrebbe far pensare ad una trascuratezza.
Da qui lo sfogo di Mario Bertolo coordinatore di Articolo Uno della Castellana: “Articolo UNO ha qualche dubbio sullo slogan della Lega che recita "La città che amiamo". Immaginiamo i commenti e i ricordi della città che i visitatori porteranno con loro dopo aver visto le condizioni in cui si trovano la statua del Giorgione e il fossato della cinta muraria.
Ben vengano i lavori di restauro del ponte di via Garibaldi, i quali scommettiamo saranno puntualmente ultimati in tempo per le elezioni comunali del prossimo 21 settembre, ma possibile che dei 100.000 euro che sono stati stanziati non fosse possibile destinare l' 1% (1000 euro) per mantenere in condizioni dignitose la zona "cantiere"?
E' vero che l'acqua non può circolare per permettere i lavori, ma lasciare il fossato dell'intera cinta muraria e soprattutto la statua del celebre concittadino in condizioni degne di un acquitrino paludoso ce ne vuole. Possibile che non si potesse tagliare le erbacce e pulire dalle immondizie che inevitabilmente si stanno accumulando? L'amore si vede soprattutto dalle piccole cose...”.