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09 novembre 2024

Treviso

“Se DaD deve essere, risparmiate almeno i bimbi di asilo ed elementari”

Lo chiedono molti, anche Marta Benvenuti, psicoterapeuta dell’età evolutiva spiegandone le ragioni

| Roberto Grigoletto |

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“Se DaD deve essere, risparmiate almeno i bimbi di asilo ed elementari”

TREVISO - Se DaD dev’essere, non lo sia all’infanzia e alla primaria. E pur se escluso, a priori, dal il ministro, le famiglie gli insegnanti i pedagogisti e gli psicologi insistono: sette mesi “ai domiciliari” hanno lasciato nei bambini tracce indelebili. Marta Benvenuti, psicoterapeuta dell’età evolutiva, la racconta così: “Alla riapertura della scuola abbiamo riscontato che negli alunni della materna e della elementare si erano fortemente impoverite le abilità sociali: attendere il proprio turno, chiedere il permesso, alzare la mano”. Le regole insomma: saltate.

Bambini in difficoltà relazionale, impulsivi e agitati, dopo troppo tempo trascorso lontano dai pari e a contatto esclusivo con genitori che in tanti casi si dimostravano ai loro occhi preoccupati e in ansia per il futuro, per il lavoro, per la vita sociale. “Rielaborare il lockdown e rimotivare alla socialità: questo si è iniziato a fare in aula da settembre e i tempi non saranno brevi” – avverte la professionista. E se per recuperare contenuti e apprendimenti la didattica a distanza può andare bene, nulla può sotto il profilo delle relazioni sociali e delle modalità di convivenza.

“Bisogna continuare ad andare a scuola se vogliamo permettere ai più piccoli di crescere” – incalza la psicoterapeuta Benvenuti. Senza considerare i casi di bambini con fragilità, che una chiusura delle scuole destabilizzerebbe ulteriormente. Ma pure i genitori, nel frattempo, devono fare la loro parte in questo percorso non facile di recupero graduale della socialità messo in atto dagli insegnanti. Attivando le risorse della resilienza. E trasmettendo meno messaggi di timore per il futuro, quando non persino di paura, ai figli: “Il consiglio alle mamme e ai papà è di non fare previsioni troppo avanti nel tempo; di vivere di settimana in settimana”.

Soprattutto – raccomanda Marta Benvenuti - di preoccuparsi che bambini e ragazzi si riabituino al comportamento sociale”, che viene prima in questo momento delle quattro operazioni da sapere a menadito e dell’a con l’acca da mettere al posto giusto.

 


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