20 INSEGNANTI PRECARI LAVORERANNO IN TRIBUNALE
Zaia, plaude all’iniziativa messa in campo dal presidente del Tribunale, opzione peraltro prevista dalla legge
| Laura Tuveri |
TREVISO - “È sempre un segnale positivo quando le istituzioni lavorano e fanno squadra per il territorio. E se questo avviene a favore di chi, come gli insegnanti precari rimasti senza cattedra, vive una situazione di difficoltà, esso rappresenta una scelta ancora più importante.
Per questo la proposta del presidente Giovanni Schiavon trova il mio pieno accordo e credo possa costituire un modello di riferimento per altre esperienze di questo tipo, per aiutare chi rimane senza lavoro”. Così il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha commentato la proposta di Giovanni Schiavon, presidente del Tribunale di Treviso, il quale ha chiesto di assumere negli uffici del tribunale 20 insegnanti precari rimasti senza cattedra.
Il trevigiano Schiavon poco più di due mesi fa aveva annunciato il ricorso agli insegnanti precari per far fronte alla carenza di organico visto che c’è una normativa che lo prevede esplicitamente. Costoro potrebbero essere inseriti stabilmente nella pianta organica del Tribunale.
Ne aveva parlato poco prima delle elezioni regionali durante una conferenza stampa in cui era stato sottoscritto un accordo per l’assunzione a tempo determinato di 15 lavoratori socialmente utili che sono stati impiegati nella cancelleria del tribunale di Treviso con mansioni di archiviazione, raccolta dati e sistemazione di fascicoli. Lavoreranno per 12 mesi e per 20 ore settimanali.
“E’ un’ottima iniziativa – ha detto Zaia – quella del presidente Schiavon, che già nei mesi scorsi, in collaborazione con la Provincia di Treviso, ha messo in campo un’esperienza simile con l’inserimento di 15 cassintegrati assegnati alle diverse cancellerie del Tribunale.
Un intervento efficace in una provincia come quella di Treviso, che sta attraversando una fase difficile anche dal punto di vista occupazionale, con un tasso di disoccupazione che è arrivato al 4,7 per cento”.
“Sono proposte – ha concluso il presidente del Veneto – che sottolineano la forte attenzione nei confronti del territorio, per risolvere una criticità interna come quella della mancanza di risorse manifestata più volte dal Presidente Schiavon. Mi auguro che essa possa portare effetti positivi non solo per l’istituzione, ma anche per gli insegnanti”.