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20 dicembre 2024

Treviso

25 APRILE, CASELLATO PRO PARTIGIANI

La candidata alle provinciali contro il Comune di Treviso: "Uno sgarbo non aver concesso le piazze per le celebrazioni"

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

25 APRILE, CASELLATO PRO PARTIGIANI

TREVISO – Il 25 aprile, Festa della liberazione, come al solito alimenta polemiche, visto che non di rado si verifica che qualche amministrazione comunale, nella fattispecie Treviso, non conceda gli spazi pubblici per ricordare il sacrificio dei partigiani. Il candidato presidente alle elezioni provinciali, Floriana Casellato, (nella foto) interviene sul tema affermando che il fatto di non concedere le piazze è solo uno “sgarbo” alle associazioni partigiane.

"La vittoria della libertà è un patrimonio di tutti, negare le piazze è un gesto incomprensibile. Da parte della istituzioni c'è il dovere di promuovere e trasmettere i valori spartiacque tra democrazia e dittatura. Non concedere le piazze per le celebrazioni dei partigiani è una mancanza di rispetto a tutti coloro che hanno dato la vita per la libertà e a tutti coloro che si sentono di onorare quella memoria. Chi vieta le piazze non merita la democrazia costata il sangue dei tanti eroi della resistenza e della lotta contro il nazifascimo".

Non usa mezzi termini il sindaco di Maserada sul Piave che reputa quello della Lega "Un atteggiamento sciocco e incomprensibile” aggiungendo che “Il revisionismo non appartiene al Dna delle forze che si dicono e vogliono essere popolari, sempre che il Carroccio non si senta erede di coloro che, al momento di decidere da che parte stare, scelsero di combattere a fianco dei nazisti per il totalitarismo e la più spietata delle dittature".

Secondo Casellato il problema non è quello di concedere una piazza, quanto il fatto che una istituzione della Repubblica, che si fonda sulla Resistenza e la lotta contro i nazifascisti, non condivida gli stessi valori delle associazioni partigiane opponendosi ad una celebrazione dal significato così importante.

“Il fatto che siamo in campagna elettorale non significa nulla: la lotta partigiana e la guerra contro il nazifascismo è patrimonio di tutte le forze democratiche, nessuno può impadronirsene". "La Lega – conclude Casellato - dimostri il suo spirito democratico, il suo attaccamento ai valori costitutivi della Nazione, il suo essere parte del sistema costituzionale e smetta i panni dell'eversore. Le manifestazioni in ricordo della sconfitta del tiranno invasore dovrebbero essere patrocinate dalle istituzioni, non osteggiate o impedite. Perché la prima responsabilità istituzionale è preservare e mantenere vivo il ricordo e il senso di valori che dobbiamo trasmettere alle giovani generazioni, non dare un esempio deleterio di relativismo di fronte allo spartiacque che segnò allora, come segna oggi, la divisione tra bene e male".

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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