ACCOLTELLAMENTO ALLO ZION: RITROVATA L'ARMA
E' un coltellino a serramanico, era stato gettato in una turca del locale
| Milvana Citter |
Conegliano – Dopo un mese è stato trovato il coltello con cui il 21 novembre scorso allo Zion Club sono stati feriti la 21enne padovana Eleonora Briso ed un 16enne di Salzano.
Era nello scarico di uno dei bagni del locale.
In carcere a Santa Bona a Treviso, accusato di lesioni aggravate gravissime, Giorgio Caneva: 19enne studente universitario di Verona che ha sempre negato di essere l’accoltellatore.
Un coltellino a serramanico, con manico in legno chiaro e lama di dieci centimetri, di fattura economica. Questa l’arma usata dal presunto accoltellatore per ferire le due giovani vittime durante il concerto dei Bloody Beetroots.
A trovarlo i titolari dello Zion, subito dopo le festività di Natale. Il coltellino era stato gettato nello scarico della turca del bagno degli uomini.
Probabilmente, l’uso dello scarico durante le giornate di apertura del locale, ha fatto sì che l’arma si muovesse nel sifone fino a risalire. I gestori dello Zion, appena resisi conto di cos’era quella cosa che galleggiava nello scarico, hanno immediatamente chiamato gli agenti del Commissariato di Polizia che hanno provveduto a recuperare il coltello e ad inviarlo al reparto scientifico per le analisi.
Poche le speranze per gli investigatori di trovare elementi utili, difficilmente sarà possibile, dopo tutto questo tempo e la permanenza in acqua, recuperare tracce ematiche o impronte.
Il ritrovamento dell’arma sarà comunque utile alle indagini perché avvalora le dichiarazioni dei testimoni che inchiodano lo studente veronese.
Alcuni giovani presenti nel locale quella sera, infatti, hanno da subito indicato nel 19enne l’autore del folle gesto, dichiarando di averlo visto girovagare tra la gente con in un mano un coltello dal manico di legno proprio come quello appena ritrovato.
A carico del giovane, oltre alle testimonianze, altri indizi pesanti che hanno indotto i giudici del tribunale del Riesame di Venezia a respingere la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati della difesa.