Addio ad Arnoldo Foà
Attore, regista, doppiatore e scrittore e grande interprete del '900. Aveva 97 anni
| Julia Gardiner |
ROMA - E' morto oggi a Roma, all'età di 97 anni, l'attore, regista, doppiatore e scrittore Arnoldo Foà. Era nato a Ferrara il 24 gennaio del 1916.
"Ci ha lasciati Arnoldo Foà. Un protagonista del teatro e della tv" scrive su twitter il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, ricordando l'attore e regista che con la Rai vantò una lunga collaborazione. E aggiunge: "Chi si ricorda di Arnoldo Foà nell'Isola del Tesoro?", evocando la partecipazione dell'attore al celebre sceneggiato televisivo diretto da Anton Giulio Majano e trasmesso dalla Rai nel 1959.
Foà, ferrarese di origine ebraica, anche se si professava ateo, studia Economia e Commercio a Firenze. Ma la passione per il teatro si manifesta prestissimo, e dopo avere frequentato i corsi di recitazione della scuola 'Luigi Rasi', nel capoluogo toscano, sotto la guida di Raffaello Melani, abbandona gli studi e si trasferisce a Roma dove frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel '38 però, a seguito della promulgazione delle Leggi razziali fasciste, Foà deve lasciare il Centro ed è costretto a usare nomi fittizi per riuscire a lavorare. Il più celebre è Puccio Gamma, con il quale ricopre il ruolo di sostituto di attori malati in prestigiose compagnie teatrali. Lavora con attori del calibro di Gino Cervi, Rina Morelli e Paolo Stoppa fino a quando, nel 1943, si rifugia a Napoli e diventa capo annunciatore della Radio Alleata. E' lui a dare via radio la comunicazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943.
Alla fine della guerra si unisce a importanti compagnie teatrali e, nel 1945, entra a far parte della Compagnia di Prosa della Rai, dove svolge un'intensa attività fino agli anni '80. La sua carriera teatrale è intensa e ricca di riconoscimenti, interpretando sia autori classici che contemporanei, e lavorando con registi del calibro di Luchino Visconti, Luigi Squarzina, Luca Ronconi e Giorgio Strehler. Svolge anche un'intensa attività di regista, mettendo in scena spettacoli di prosa (tra i tanti 'La pace' di Aristofane e 'Diana e la Tuda' di Luigi Pirandello) e di lirica ('Otello' di Giuseppe Verdi, 'Histoire du soldat' di Igor Stravinskij, e 'Il pipistrello' di Johann Strauss).
Nel 1957 esordisce come autore teatrale con 'Signori buonasera', cui seguono 'La corda a tre capi', 'Il testimone', e più recentemente 'Amphitryon Toutjours' (Festival di Spoleto 2000), e 'Oggi'. Tra le sue interpretazioni più recenti il monologo di Alessandro Baricco 'Novecento' con la regia di Gabriele Vacis, e 'Sul lago dorato' di E. Thompson, con la regia di Maurizio Panici.
(Adnkronos)