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29 marzo 2024

Nord-Est

Ammessi ma non giustificati

Il dirigente non giustifica l'assenza motivata dalla protesta

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Ammessi ma non giustificati

BELLUNO -  La rete degli studenti medi di Belluno e quella del Veneto hanno espresso oggi "profonda indignazione" per la posizione assunta dal preside dell'istituto professionale "Catullo", di Belluno, di non giustificare l'assenza di quanti hanno preso parte alla manifestazione di sabato 13 ottobre scorso a sostegno della scuola pubblica.

 

"Ci pare assurdo - sostengono gli interessati - che vengano accettate giustificazioni per 'motivi familiari' o 'impegni sportivi', ma non per una manifestazione a sostegno della scuola pubblica, per promuovere un insegnamento di qualità e per richiedere che vengano destinati maggiori fondi alla nostra formazione ed istruzione".

"Assurdo che vengano accettate giutificazioni per impegni sportivi e non per una manifestazione a sostegno della scuola pubblica"

"La scuola, avendo come obiettivo la formazione del ragazzo non solo dal punto di vista didattico, ma soprattutto dal punto di vista civico e di crescita della persona - aggiungono gli studenti in una nota - dovrebbe incentivare, non condannare coloro i quali partecipano e promuovono momenti di discussione, di confronto sulla realtà scolastica italiana, ben consapevoli che da essa dipende il futuro del nostro Paese". "Per questi motivi - concludono - riteniamo vergognosa la presa di posizione assunta dal dirigente scolastico dell'istituto Catullo di Belluno e lo invitiamo a rivedere la sua decisione".

 



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