"Anche a Treviso l’ordinanza per le mascherine all’aperto"
L'appello di Coalizione Civica al sindaco Conte
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Alla luce di quanto già deciso da numerose amministrazioni locali, da Padova a Mogliano, da Castelfranco Veneto a Montebelluna, solo per citarne alcune, chiediamo al sindaco di Treviso Mario Conte, di valutare anche l’estensione dell’utilizzo delle mascherine all’aperto, almeno nei mercati e in tutte le manifestazioni in cui possono formarsi assembramenti di persone, molte volte difficilmente controllabili”.
A chiederlo è Coalizione Civica per Treviso, gruppo di opposizione che, condividendo la decisione dell’amministrazione di annullare la festa di Capodanno in piazza e cancellare anche i panevin organizzati nel territorio comunale, chiede a Conte di rispondere all’appello dell’Ulss2 che ha ha sottolineato proprio l’importanza di questo strumento di protezione in tutte le situazioni a rischio assembramento. L’Ulss2 aveva invitato formalmente la richiesta ai sindaci dell’asolano, dove si registra il più alto numero di contagi della Marca.
A Treviso, invece, l’andamento dei contagi è ancora sotto controllo. “Siamo completamente d’accordo con le decisioni del sindaco Conte di revocare la festa di Capodanno in piazza e di vietare i panevin in città per evitare che gli assembramenti, che inevitabilmente si formano durante queste manifestazioni, favoriscano l’estendersi del contagio da Covid che ormai da settimane si è pesantemente intensificato”. “Ora ci auguriamo che il sindaco Conte, che ha già dichiarato di prendere in considerazione questa misura, decida quanto prima di adottarla”.
“Cogliamo l’occasione - conclude Coalizione Civica - per ringraziare il personale sanitario che in questi giorni sta svolgendo un lavoro tanto pesante quanto decisivo negli hub vaccinali, nei centri tamponi, negli ambulatori e nei reparti ospedalieri e pensiamo che proprio l’estensione delle misure precauzionali contro la diffusione del virus sia il modo migliore per dare un riconoscimento concreto alla fatica delle donne e degli uomini impegnati in prima linea per sconfiggere il Covid”.
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