VITTORIO VENETO - Da inizio 2019, improvvisamente, le sue porte non si sono più aperte. E dopo un futuro incerto, scandito in questi ultimi anni da vandalismi e bivacchi al suo interno, l’albergo Terme ora finisce in vendita all’asta.
«Mi rivolgo in particolare alle forze imprenditoriali del nostro territorio affinché, anche assieme, pensino ad acquisire questo immobile e a riaprire una struttura ricettiva che serve alla nostra città – l’appello del sindaco Mirella Balliana -. A Vittorio Veneto manca un albergo e ce lo chiedono tutti, non sono i turisti, ma anche chi arriva in città per iniziative come il Concorso nazionale corale o il Concorso di violino: c’è la necessità di avere una struttura alberghiera. Ben venga dunque se qualcuno lo acquista e dia poi corso ad un necessario restauro prima di riaprire la struttura al pubblico».

Il Terme era l’albergo più grande di Vittorio Veneto con le sue 39 camere. Una struttura ricettiva che ha fatto la storia della città. Celebre e rinomata la gestione di Antonio Palazzi che per 38 anni, fino al 2012, ha dedicato la sua vita a questo hotel. Dopo la chiusura improvvisa e l’abbondono della struttura (lo scorso anno era intervenuto il comune a chiudere ogni varco fatto dai vandali, non avendo riscontri dalla proprietà), ora l’annuncio dell’asta indetta dal tribunale fallimentare di Treviso.

Il valore dell’immobile da oltre 2.200 metri quadrati posto in pieno Centro, lungo il viale della Vittoria, è di 1.340.000 euro, ma di 1.005.000 euro è la somma dell’offerta minima che potrà essere presentata entro le 13 del 10 marzo. Poi alle 9 dell’11 marzo si terrà la vendita senza incanto e si saprà se per il Terme si aprirà, oppure no, un nuovo capitolo della sua storia. Claudia Borsoi

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