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27 gennaio 2025

Treviso

ATALMI INTERROGA GALAN SUGLI INCENERITORI

Il consigliere regionale dei Comunisti italiani pone alla Giunta regionale seri interrogativi sul progetto di Unindustria

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

ATALMI INTERROGA GALAN SUGLI INCENERITORI

Treviso - Chi c’è dietro il più grande inceneritore di rifiuti industriali d’Europa che vogliono costruire a Treviso? Se lo chiede e lo chiede al presidente della Giunta regionale il consigliere, il trevigiano, Nicola Atalmi (Comunisti italiani). Avendo Atalmi letto sull’ sull’Espresso del 19 febbraio e su Repubblica del 3 marzo di inchieste giudiziarie che coinvolgono la Green Holding di Giuseppe Grossi, a quanto pare partner di Iniziative Ambientali nel progetto dei due inceneritori che Unindustria vorrebbe realizzare a Silea e a Bonisiolo di Mogliano, il consigliere chiede a Galan “se corrisponda al vero che la Green Holding di Giuseppe Grossi è il partner di questa operazione".

E, se così fosse, “Tali inchieste - scrive Atalmi - gettano un’ombra inquietante sul sistema imprenditoriale della gestione dei rifiuti dell’imprenditore in questione e della Green Holding”. Ma Atalmi fa anche tutta un’altra serie di richieste a Galan che mirano a stralciare definitivamente il progetto degli industriali trevigiani, in quanto ritenuto inutile e dannoso per la salute.

L’esponente della sinistra fa presente che nel 2007 il Consiglio regionale ha approvato una risoluzione che impegna la Giunta a non concedere alcuna autorizzazione alla realizzazione di nuovi impianti di termovalorizzazione o incenerimento sia pubblici che privati fino a quando la Regione non si doterà di un Piano per lo smaltimento dei rifiuti speciali e industriali, così da valutare le reali esigenze del Veneto.

Su questo punto chiede a Galan se “non si ritenga opportuno rispettare la Risoluzione del Consiglio regionale che chiede di produrre un Piano regionale dei rifiuti industriali che quantifichi il fabbisogno veneto di smaltimento di tali rifiuti”. In caso contrario, se “sia intenzione della Giunta invece approvare la trasformazione della zona sud della provincia di Treviso in distretto europeo dell’incenerimento dei rifiuti industriali con le conseguenze del caso”.

Atalmi è preoccupato come lo sono anche i comitati dei cittadini e il Comune di Silea e ricorda che “nel progetto Unindustria- Green si prevedrebbe di bruciare indistintamente: rifiuti dell’industria dei petroli, dell’industria chimica organica ed inorganica, fanghi di concerie al cromo, morchie di pitture e vernici con solventi anche alogenati, scarti farmaceutici e medicinali in tal caso sarebbero prevedibili la dispersione di 360 tonnellate di polveri sottili all’anno e di 13.270.000 mc di fumi giornalieri in un area che interessa i Comuni di Silea, Treviso, S.Biagio e Carbonera”.

Il consigliere non tralascia di chiedere al governatore del Veneto “come si spieghi il grande attivismo per sostenere il progetto di tali “imprenditori” da parte del direttore dell’Arpav dott. Drago”. Domande che attendono una risposta.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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