Un innocente viaggio in autostop si è trasformato in un incubo per una ventenne pugliese in vacanza sulla Riviera romagnola. Oggi, a distanza di mesi dal tragico episodio, la giustizia ha finalmente colpito, individuando e arrestando l'uomo responsabile di averle inflitto una terribile violenza prima di abbandonarla sull'autostrada.

Il presunto autore di questo crudele atto è un operaio trentacinquenne residente nel Pesarese. Il gip ha emesso un'ordinanza di custodia in carcere nei suoi confronti, ritenendolo il responsabile della sconvolgente vicenda.

La giovane vittima si era decisa ad affidarsi all'autostop per raggiungere la stazione di Rimini, dove avrebbe preso il treno per tornare a casa. Ma quello che doveva essere un innocuo passaggio si è trasformato in una terribile trappola per la giovane.

Secondo il racconto della ragazza, l'uomo l'ha caricata in auto convincendola a consumare cocaina, per poi abusarne brutalmente. Il viaggio si è trasformato in un inferno quando è stata violentata e poi gettata fuori dell'auto lungo l'A14, nelle vicinanze di Pesaro.

Fortunatamente, alcuni automobilisti che hanno notato la giovane camminare tremante lungo la corsia di emergenza hanno subito allertato una pattuglia della Polizia dell'Autostrada di Fano. Il loro rapido intervento ha permesso di soccorrere la ragazza, offrendole la protezione e l'aiuto di cui aveva disperatamente bisogno.

Ieri, dopo un'attenta indagine e grazie al coraggio della vittima nel raccontare l'orrore subito, l'uomo è stato arrestato e posto dietro le sbarre. La notizia dell'arresto ha suscitato una sensazione di sollievo e giustizia tra coloro che hanno seguito la vicenda.


Il caso rimane aperto e si spera che la giustizia possa fare il suo corso e che la vittima riceva tutto il supporto e l'aiuto necessari per superare questa terribile esperienza.

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