Azzolini sfiducia il sindaco
Terremoto politico ca Mogliano: «Moschea chusa grazie a noi» dice il consigliere di opposizione. Critiche anche da Lucia Tronchin
MOGLIANO - Il Comune di Mogliano ha ordinato la sospensione della attività all’Associazione sociale “Amici della Pace” e la relativa chiusura temporanea della sede sita in via Torni 88.
“Chiusa la moschea – sbotta Azzolini – grazie al nostro esposto ed il Sindaco ha mentito al Consiglio ed ora la sfiducia. Il 14/11/2014 avevamo inviato ai Vigili Urbani ed alla Procura una denuncia perché per noi la moschea era abusiva. Il Sindaco aveva risposto in Consiglio Comunale che era tutto in regola, ma non è così”.
“Dal primo sopraluogo dei vigili sono emerse gravi carenze, di conseguenza con ordinanza dirigenziale il centro islamico è stato chiuso con effetto immediato dal 17 marzo. Manca poi tutta l’indagine della magistratura sull’abuso edilizio. Le regole sono uguali per tutti anche se il Sindaco aveva creato un canale preferenziale”.
“La cosa più grave è che il Sindaco, - continua Azzolini - oltre ad inaugurare la moschea, ha addirittura dichiarato al Consiglio di garantire che l’associazione aveva i requisiti per aprire la moschea, al di là della destinazione d’uso, requisiti che invece non possedeva”.
“Mentire al Consiglio Comunale è un fatto gravissimo, in America è addirittura un reato che fa dimettere il Presidente. Mentire poi, come ha fatto il Sindaco, per aiutare il marito di una sua candidata consigliere è ancor più grave”.
“Il fatto è talmente grave che, - conclude Azzolini - secondo le modalità di legge, presenteremo una mozione di sfiducia al Sindaco. Per fare questo servono le firme di due quinti dei Consiglieri, bastano i sei consiglieri di opposizione a cui potrebbe aggiungersi almeno uno della maggioranza”.
Tronchin: «L'avevamo detto»
In merito alla chiusura del Centro Islamico interviene anche l'ex Assessore Lucia Tronchin, Presidente del Circolo “Oriana Fallaci”.
“Dire che l’avevamo detto è perfino troppo facile – dichiara la Tronchin – La forzatura fatta in occasione dell’apertura del Centro Islamico, l’aver usato due pesi e due misure, andando contro ogni avvertimento emerso fin da subito, non mette di certo in buona luce l’operato dell’Amministrazione Comunale".
“Il Sindaco, che è anche Assessore all’Urbanistica, oltreché per professione, architetto, come faceva a non sapere che quel centro così com’era non poteva essere autorizzato all’apertura?”.
“Tutta questa vicenda, - prosegue la Tronchin - che già dal suo nascere parve a molti come un pagamento di una cambiale elettorale, non aiuta certo quell’opera di integrazione che si voleva far sembrare il vero scopo di tutti”.
“Quanto successo – conclude la Tronchin – e cioè l’essere in pieno errore, spiega anche perché l’Amministrazione abbia sempre rifiutato il confronto pubblico su questo argomento. Ma non solo su questo, anche su tanti altri argomenti che numerosi cittadini avevano chiesto depositando una specifica iniziativa corredata da firme”.
Gianfranco Vergani