Vandali in piscina: "Colpa del gestore"
Dopo il blitz fotografico del consigliere di opposizione Azzolini, il sindaco Carola Arena risponde per le rime
MOGLIANO - La responsabilità sull’agibilità e la sicurezza dell’impianto natatorio di via Barbiero? Ricade ancora interamente sul gestore-proprietario, che ne deve rispondere a tutti gli effetti.
Lo segnala l'amministrazione ciomunale in una nota, dopo il blitz fotografico del consigliere di opposizione Giovanni Azzolini con conseguente accusa all'esecutivo.
"Le piscine - si legge nella nota - non sono state ancora “consegnate” all’amministrazione comunale: in base ad una concessione in diritto di superficie stipulata circa trentacinque anni fa, la società privata doveva realizzare e gestire un impianto natatorio. Al termine della concessione, vigeva l’obbligo per il gestore di consegnare l’impianto al comune, che ne diventerà solo allora proprietario, in stato di agibilità e di sicurezza.
Siccome queste condizioni non sono state riscontrate a fine 2016 nel corso di un sopralluogo, il comune non ha potuto accettare le chiavi, richiamando il gestore ai suoi obblighi. La mancata risposta in adempimento all’invito, ha fatto procedere la vicenda per le vie legali, ma nemmeno questo e successivi incontri e sopralluoghi hanno convinto il gestore a mettersi in regola".
“Dopo gli atti vandalici e considerata la pericolosità di un sito in questo stato di abbandono, all’interno del quale possono avvenire scorribande di ogni tipo, pur essendo proprietà privata, e visto che tutti i precedenti inviti al gestore non sono stati presi in considerazione, siamo costretti ad agire con un’ordinanza che lo obbligherà a mettere in sicurezza l’impianto e che non potrà essere ignorata”, dichiara il Sindaco di Mogliano Carola Arena.
Vista la situazione in cui l’impianto si trovava già a fine dello scorso anno, è probabile che da quando l’attuale gestore è subentrato nella concessione, il 2012, non sia più stata fatta la manutenzione e che questo sia all’origine del degrado.
“Faremo rispettare gli accordi in tutte le sedi idonee. Resta l’amaro in bocca per gli odiosi atti di vandalismo
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“Come la concessione ha riconosciuto la realizzazione e lo sfruttamento economico dell’impianto al privato per i 35 anni di durata, a suo carico naturalmente sta il mantenimento delle condizioni di fruibilità e la sua messa a norma. E’ impensabile che la collettività si accolli, ora, un onere che non le spetta.
Non essendo ancora la piscina di proprietà pubblica . Faremo rispettare gli accordi in tutte le sedi idonee. Resta l’amaro in bocca per gli odiosi atti di vandalismo che nono possono che essere condannati, ma che una condotta corretta della proprietà avrebbe di certo scongiurato sul nascere”, conclude il Sindaco Carola Arena.