BASTA SPRECHI: FIRMA ANCHE TU!
L’iniziativa di Todeschini per i tagli ai privilegi della casta politica
| Milvana Citter |
CONEGLIANO - Mentre a Roma il governo discute della manovra che dovrà riportare in carreggiata la traballante economia italiana a suon di tagli di Province e contributi di solidarietà, su Facebook è partita e sta ottenendo ogni giorno nuovi consensi un’iniziativa che punta a ridurre la spesa e a tagliare i privilegi della casta.
Il promotore di “Basta sprechi – Movimento per la riduzione della spesa e dei privilegi” è l’avvocato Nicola Todeschini che ha lanciato la sua idea sul web attraverso il social network.
In pochi giorni ha raccolto migliaia di iscritti ed è ora impegnato a diffondere una petizione per raccogliere le firme a sostegno di questa azione.
“Il nostro obiettivo è la riduzione degli sprechi di denaro pubblico – spiega Todeschini -, in particolare là dove quel denaro serve per finanziare i troppi privilegi della casta ed alimentare scopi clientelari. Come avvocato dell’Unione Nazionale Consumatori ho sempre sostenuto l’idea che i soggetti più deboli fossero messi nelle condizioni di difendersi da sé e questo movimento è un modo per farlo”.
Un Movimento che è in rete è già un successo ma che, e Todeschini ci tiene a precisarlo, non va confuso con iniziative simili create ad hoc come anticamera di movimenti politici: “Non mi sono mai occupato di politica e ho sempre respinto gli inviti a farlo. Il nostro obiettivo è chiaro e il tempo che ci siamo dati è prefissato. Una volta ottenuto ciò che ci prefiggiamo, il movimento si scioglierà. Siamo apartitici ed apolitici, non miriamo a contrastare questa o quella forza politica ma un sistema che si è radicato nella politica del nostro Paese e le cui conseguenze stanno ricadendo su tutti noi. Chi aderisce al gruppo dichiara di condividere tali ideali ed il suo contributo verrà preso seriamente in considerazione”.
Dopo la costituzione del gruppo, il movimento ha lanciato una petizione on line per chiedere il dimezzamento del numero dei parlamentari, la riduzione del 40% delle loro indennità, l’eliminazione delle indennità dei consiglieri regionali.