BILANCIO, IL SINDACO DECRETA LO STATO DI EMERGENZA
Gli ulteriori tagli ai trasferimenti di fatto non consentono alcuna attività discrezionale del Comune
| Matteo Ceron |
MONTEBELLUNA - Con una delibera di Giunta Comunale, il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, decreta lo stato di emergenza del Bilancio dell’Ente. Tale atto avviene dopo la pubblicazione sul sito del Ministero delle proiezioni delle spettanze erariali e le simulazioni in ordine ai trasferimenti che, per quanto riguarda Montebelluna, ammontano a 1.145.941 euro, anche con riferimento al presunto gettito IMU.
“Il dato è davvero drammatico – commenta il Sindaco – Non è un problema di appartenenza politica o di sostegno o meno al Governo Monti, bensì una questione di pura matematica ragioneristica che non piace ai demagoghi. Dopo tutti i sacrifici sostenuti per costruire comunque con fatica un bilancio, impegnandosi per salvare il sociale, la cultura, le attività produttive e tutto il resto, anche grazie alla sussidiarietà orizzontale con le associazioni, i gruppi di cittadini ed i privati, il bilancio comunale viene cancellato con un colpo di spugna da un taglio netto di oltre 1.100.000 cento euro di parte corrente.
Somma che è addirittura superiore di mezzo milione di euro di quella che risulta essere la spesa discrezionale prevista nel bilancio 2012. Vengono così a mancare risorse per le spese fondamentali quali acqua, luce e spese del personale. A fronte di questi dati allarmanti, mercoledì mattina, dopo la festa del Primo Maggio, ho convocato una riunione urgente, assieme all’Assessore al Bilancio Adalberto Bordin, con i dirigenti ed i responsabili dei servizi, chiedendo loro una revisione generale del bilancio. Gli uffici procederanno al controllo di tutte le spese e delle voci di entrata approvate con il bilancio di previsione il 23 dicembre scorso, incluse le utenze quali gas, enel, acqua, calore, individuando ogni utile iniziativa per ridurre la spesa e razionalizzare l’impiego delle risorse umane, strumentali e finanziarie del Comune.
Per ora, fino ad ordine contrario, abbiamo decretato il blocco di tutte le spese, salvo gli impegni precedentemente assunti. La gestione della spesa sarà pertanto temporaneamente limitata alle sole operazioni necessarie. Per il resto ci attiveremo per favorire le attività di volontariato e le iniziative in sinergia con il privato sociale. Si tratta di scelte molto dolorose, ma necessarie. Questa situazione non può essere taciuta. I cittadini devono sapere. La condizione in cui si trovano gli Enti locali è davvero pesantissima.
La cosa non può finire qui, non è politicamente accettabile che lo Stato per salvare se stesse soffochi gli Enti locali, lasciandoli senza alcuna risorsa. Aspettiamo quindi il turno elettorale e poi partirà una mobilitazione generale di tutti i Sindaci”.