"CANOVA", GLI AEREI CONTINUANO A VOLARE NEL CIELO DI TREVISO
E intanto in casa Save scoppia il giallo delle concessioni
| Mauro Favaro |
TREVISO – Sembra ci sia davvero poco da fare: quando si alza un po' di vento gli aerei in transito sul "Canova" preferiscono decollare e atterrare passando sopra Treviso.
Operazioni sicure? Senza dubbio. Il punto, però, è che la procedura che nei piani di Save/AerTre doveva rappresentare un'eccezione pare avere una cadenza sempre più regolare. Nei giori scorsi, infatti, diversi velicoli hanno sorvolato la città. Questi sono stati "avvistati" dai residenti in virata sopra la stazione dei treni e in avvicinamento alla pista sopra Frescada.
Il tutto mentre ancora non sono state approvate la nuove rotte di decollo e atterraggio inserite dalla società di gestione nel master plan da 131 milioni che nel giro di 20 anni dovrebbe portare al raddoppio dei passeggeri di passaggio nell'aeroporto trevigiano, dagli attuali 2 a 4,3 milioni all'anno.
Anzi, addirittura mentre il "Canova" si trova in una situazione di interregno, con la vecchia concessione per la gestione dello scalo scaduta alla fine di maggio e con la nuova, quella quarantennale, che è stata sì annunciata ma che il governo Berlusconi prima e Monti poi non ha mai ratificato. Al momento, insomma, si vola a vista. Ma comunque si vola.