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20 dicembre 2024

Treviso

CASE DI RIPOSO: LE RETTE AUMENTANO DI 700 EURO L’ANNO

I pensionati della Cisl, che per primi avevano lanciato l’allarme, chiedono l’applicazione della legge sulla non autosufficienza

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

CASE DI RIPOSO: LE RETTE AUMENTANO DI 700 EURO L’ANNO

TREVISO – Ora è certo, l’aumento delle rette case di riposo arriverà: la stangata sarà di 720 euro all’anno. Di questi tempi è un salasso per le famiglie che hanno anziani da mantenere in strutture esterne. Rispetto allo scorso anno gli aumenti si aggirano mediamente sui 2 euro al giorno.

Questo dato è emerso durante gli incontri dei sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil con i presidenti e i direttori delle 45 case di riposo presenti in provincia di Treviso, riconosciute dalla Regione. L’obiettivo di questi incontri, iniziati i primi di maggio e che proseguiranno fino a giugno inoltrato, è approfondire le problematiche legate alle case di riposo, in primo luogo per migliorare le condizioni di assistenza sia alberghiera che sanitaria. L’allarme sul possibile aumento delle rette era stato lanciato dalla Federazione nazionale pensionati della Cisl nei mesi scorsi.

Subito il sindacato aveva organizzato un incontro con il Prefetto di Treviso ed era stata avviata una campagna di sensibilizzazione sui temi della sanità. L’aumento delle rette è da addebitarsi ai tagli imposti dalla Regione. L’accordo sul welfare veneto raggiunto da maggioranza e opposizione lo scorso primo marzo ha ripristinato solo parzialmente i finanziamenti destinati alle case di riposo: sono stati recuperati i 15 milioni di euro equivalenti all’anno 2010, senza però assicurare l’incremento annuo del 2-2,5% che veniva garantito negli anni precedenti.

Ma la marcia indietro della Regione è arrivata troppo tardi, quando, ormai, le case di riposo avevano già aumentato le rette. “Gli aumenti - spiega Francesco Rorato, segretario per il Welfare della Fnp Cisl di Treviso – riguardano il 99% delle strutture finora incontrate (una quindicina), e mediamente sono pari a 2 euro in più al giorno”.

I rincari, a fine anno, incideranno per più di 700 euro alle famiglie degli anziani ricoverati, 60 euro in più al mese su rette mensili di 1500 euro. E tale situazione – fa notare il sindacalista - è ancora più grave visto che contestualmente sono diminuiti gli interventi della Regione nel comparto socio-assistenziale, sia per quanto riguarda le azienda sanitarie che i Comuni, a scapito soprattutto dei servizi per l’assistenza domiciliare.

Visto la situazione venutasi a creare i pensionati della Cisl chiedono con urgenza l’applicazione della legge regionale per la non autosufficienza con il necessario finanziamento. La normativa consentirebbe, infatti, un ulteriore salto di qualità sia rispetto al potenziamento dei servizi di domiciliarità, che sul riconoscimento dell’impegno delle famiglie (oggi lasciate spesso sole con il problema dell’assistenza ai propri familiari) e del lavoro di cura (contributi figurativi) che prevalentemente vede impegnata la donna”.

 



Laura Tuveri

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