A Cison troppe bandiere del Veneto, il caso in Prefettura
Laboratorio Cison fa notare come i vessilli siano "indecorosi" e potenziamente "pericolosi"
CISON DI VALMARINO - In giardino, ha issato otto grandi bandiere con il leone di San Marco e lungo la strada provinciale, sul terreno si sua proprietà, ne ha fatte svettare una sfilza. E’ impossibile non notare gli appariscenti vessilli del venetista cisonese, transitando lungo via Nazionale a Tovena di Cison di Valmarino.
Le bandiere, oltre a catturare l’attenzione degli automobilisti, sono state oggetto di un’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Laboratorio Cison che ha ritenuto doveroso far notare all’Amministrazione come quei vessili non siano “decorosi”, “in un borgo storico di grande rilevanza paesaggistica e ambientale”, e possano inoltre costituire un pericolo per gli automobilisti. Laboratorio Cison ha chiesto all’Amministrazione se quelle bandiere rispettassero regolamenti e vincoli paesaggistici e il sindaco Cristina Pin ha risposto che, sì, quelle installazioni non violano alcuna legge, come ha avuto modo di constatare interpellando Veneto Strade, Provincia e Soprintendenza per i beni paesaggistici. Il venetista di Cison, all’interno delle sua proprietà, a quanto pare può fare quello che vuole.
Il caso però non è chiuso: il sindaco ha chiesto ulteriore verifica alla Prefettura ed è in attesa di risposta. Nemmeno al primo cittadino, infatti, non piacciono quelle appariscenti bandiere che accolgono cittadini e turisti alle porte dello storico borgo.