Conclusi diversi interventi sui fiumi Piave, Negrisia, Soligo e sul canale Tajada
L’assessore Bottacin: “La sicurezza è sempre in testa alle priorità”
| Angelo Giordano |
PONTE DI PIAVE -SAN BIAGIO - Si sono conclusi alcuni importanti interventi, curati dalle strutture regionali del Genio Civile di Treviso, sui fiumi Piave, Negrisia e Soligo e sul canale Tajada. Per quanto riguarda il Piave, in particolare un cantiere in Comune di San Biagio di Callalta.
“Questo intervento, per il quale abbiamo messo a disposizione 1,1 milioni di euro, ha riguardato il rispristino della sponda destra danneggiata dalle piene in località Fagarè– spiega l’assessore al Dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin -. Qui abbiamo realizzato una scogliera con massi ciclopici di cava, opportunamente posati, allo scopo di favorire il naturale ripristino della sponda stessa. Adiacente alla scogliera è stata altresì ricostruita la scarpata erosa, per una lunghezza di circa 150 metri”.
Sempre sullo stesso tratto si è provveduto anche alla rimozione di accumuli di materiale litoide presenti in sinistra idrografica che riducevano la sezione utile di deflusso dell’acqua: “il materiale scavato è stato utilizzato per la ricalibratura complessiva dell’alveo – dettaglia l’assessore -nonché per le sistemazioni spondali previste in corrispondenza della sponda erosa”.
Con lo scopo di ridurre il rischio idraulico e idrogeologico sono stati inoltre svolti diversi lavori manutentivi per la sistemazione delle sponde, delle arginature e delle pertinenze demaniali sempre sul Piave, in località Spresiano, dove era presente una erosione spondale che in parte aveva interessato l’affioramento della tubazione di attraversamento del gas metano: “in questo caso si è reso necessario un ripristino delle opere di difesa spondale, mediante la realizzazione di una scogliera in massi calcarei e un ripascimento di sponda con materiale derivante dagli scavi”.
Altri lavori sono stati effettuati sui fiumi Negrisia e Soligo e sul canale Tajada. “Anche qui parliamo di interventi manutentivi, per i quali abbiamo impegnato 520mila euro – prosegue Bottacin -. Innanzitutto le sponde in destra e sinistra idraulica del fiume Negrisia nei Comuni di Cimadolmo, Ormelle e Ponte di Piave mediante abbattimento di alberature ad alto fusto; disboscamento e decespugliamento degli argini; risezionamento e profilatura del tratto di fiume in prossimità dell’area delle ex peschiere”.
Per il fiume Soligo manutenzioni in corrispondenza dell’abitato di Solighetto: “è stato svolto il risezionamento e la profilatura dell’alveo, uno scavo di fondazione e il rifacimento del materasso di protezione spondale in massi calcarei in sinistra idraulica; inoltre disboscamento e decespugliamento degli argini in calcestruzzo”.
Pulizia e taglio vegetazione infine anche per il canale Tajada, emissario del Soligo, presso i Laghi di Revine mediante taglio vegetazione selettiva e posa in opera di pali in castagno a protezione della sponda erosa.
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