Conegliano, Carpenè Malvolti compie 150 anni
Ieri le celebrazioni, aperta al pubblico la cantina restaurata del 1868
CONEGLIANO - "Con una marcia attraverso Conegliano, aperta dalla Dama Castellana e dagli allievi della scuola enologica 'Cerletti', abbiamo celebrato i 150 anni della Casa vinicola Carpenè Malvolti". Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia su Facebook che oggi ha partecipato ai festeggiamenti.
"Una cerimonia commovente, che ha celebrato non soltanto una azienda ma, come ho voluto scrivere nella pergamena che ho consegnato a Etile Carpenè e alla figlia Rosanna, chi nell'arco di cinque generazioni - ricorda Zaia - ha introdotto e innovato metodi di produzione, contribuito a creare un brand mondiale e fondato una scuola di assoluto profilo scientifico, fucina di tecnici che hanno reso internazionale l'enologia veneta e l'economia di un'intera regione".
Senza cinque generazioni di Carpenè "non ci sarebbe il Cerletti, non ci sarebbe l'enologia moderna, non ci sarebbero oltre 500 milioni di bottiglie di Prosecco che contribuiscono a far largo sui mercati internazionali al vino veneto - sottolinea -. In questo caso, non è una azienda che ringrazia il territorio ma un territorio intero che ringrazia cinque generazioni di Carpenè".
"Con la restaurazione della Cantina 1868 nella nostra sede storica di Conegliano - aggiunge il presidente Etile Carpenè - abbiamo inteso consolidare ulteriormente il profondo legame che unisce il territorio coneglianese e la nostra l'Impresa. Si è trattato di un intervento tanto rilevante quanto necessario per poter mantenere le nostre radici in questa città e poter contestualmente apportare quelle innovazioni strutturali, che ci permetteranno di poter creare ancora sviluppo imprenditoriale nel medio-lungo termine e di poter quindi traguardare ulteriori tappe storiche".
Da Conegliano è partita l'avventura del Prosecco Superiore "e da qui intendiamo continuare a tramandare i nostri valori fondanti anche per le incipienti Generazioni, come ha fatto il mio bisnonno Antonio, a cui si devono le basi di una incessante opera di divulgazione valoriale della Viticoltura e della Enologia nonché in particolare del Prosecco - conclude - quale fondamentale motore culturale ed economico del Veneto e del Paese intero".