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16 aprile 2024

Treviso

Continuerà a oltranza la protesta degli imprenditori dopo il blocco dell'autostrada

Soddisfatto il presidente di Veneto Imprese unite Andrea Penzo Aiello: "Tante le attestazioni di solidarietà da cittadini e amministratori, ma in assenza di risposte dal 12 aprile si riprende"

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

Continuerà a oltranza la protesta degli imprenditori dopo il blocco dell'autostrada

TREVISO - Sulle trentadue candeline, il 26 marzo, è riuscito a soffiare in fretta e furia, preso com’era dall’organizzazione del blocco autostradale del “mercoledì santo” come già verrebbe da ribattezzarlo. Andrea Penzo Aiello, esercente trevigiano, titolare di un bar, è il presidente dell’associazione Veneto Imprese unite ma è anche l’anima di quella rete che proprio con l’evento andato in scena l’altro ieri sulla A1 si è costituita a livello nazionale. Associazioni di molte regioni d’Italia erano rappresentate ieri all’Autogrill di Cantagallo, tra l’Autostrada Panoramica e la variante di Valico: Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Trentino, Puglia, Campania. The day after, nella sua casa di Treviso, Penzo Aiello può rilassarsi. E tirare anche il fiato. “Siamo stati preoccupati fino all’ultimo che tutto andasse bene, che non accadessero fatti spiacevoli”.

Oddio, “sequestrare” per un paio d’ ore gli avventori di un autogrill e bloccare un’autostrada… Diciamo che non sono quelle cose che si fanno tutti i giorni

E’ andato tutto bene, sia dal punto di vista della sicurezza che sotto il profilo legale. Si rischiava il penale. Siamo stati in contatto con gli agenti della Digos e tutto è filato liscio.

Ma nessuno proprio di quelli costretti alla sosta forzata all’autogrill ha obiettato?

Qualche discussione con un paio di camionisti e automobilisti c’è stata. Ma hanno capito le ragioni della nostra protesta. E quando se ne sono andati hanno suonato il clacson, come gli altri, in segno di solidarietà.

Non solo clacson: si sono accesi anche i riflettori mediatici

E devo dire che è sicuramente servito. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini ha riconosciuto pubblicamente che siamo imprenditori non tutelati dallo Stato e che il nostro disagio è comprensibile.

Altre reazioni “politiche”?

A livello locale molti assessori alle attività produttive di Province e Comuni ci hanno già contattato. E l’Anci ha assicurato il proprio interessamento, lamentando di non essere stata coinvolta nella stesura del nuovo decreto. Telefonate ancora non pervenute invece da parte di qualche deputato e senatore che finora ci aveva sostenuto...

Alle altre sfere però, vedendovi così numerosi e rappresentativi praticamente di più di mezza Italia, comiceranno a impensierirsi

L’unione fa la forza. Sono contento che dopo un anno le diverse associazioni, unite nel marzo 2020, abbiano capito quanto sia importante agire insieme

E adesso siete in attesa di risposte certe e rapide, vero?

Se dopo Pasqua non arriveranno noi andremo avanti. Il 6 aprile è stata confermata una manifestazione a Roma già prevista da tempo. Ci attendiamo cambiamenti significativi nella settimana che avrà inizio il 12.

Altrimenti avanti… per la vostra “strada”, è il caso di dirlo. Quali sono le richieste precise al Governo?

Uno scostamento di bilancio prima della metà di aprile. Aperture subito dopo Pasqua. Una legge a tutela dei titolari di aziende fallite.

Certo non aiuta l’aprile in rosso-arancio dato per certo

Mi sembra siano scelte politiche non sanitarie. La gente è stanca di stare chiusa in casa. Poteva accettarlo durante il lockdown dello scorso anno. Ma adesso non più.

 

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