CONTROLLI NEL CENTRO ISLAMICO DI SUSEGANA
Sono stati identificati circa 80 islamici. Nessuna irregolarità
Susegana — Venerdì scorso la polizia ha interrotto la preghiera dei musulmani, riuniti nella moschea di via Maglio, tra Ponte della Priula e Colfosco di Susegana, per eseguire accertamenti. La moschea funziona da diversi anni e non ha mai suscitato grosse lamentele. Allo stesso modo, venerdì, in molti si sono chiesti il motivo delle verifiche.
Dopo che gli agenti del reparto prevenzione crimine di Padova sono entrati nella moschea, sono stati identificati circa 80 islamici, in gran parte operai o impresari edili, tutti provenienti dall’Est Europeo. I presenti erano più numerosi del solito, in quanto, a causa dell’inizio del ponte del 2 giugno, molte aziende trevigiane li avevano già mandati in vacanza.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. Il sindaco Gianni Montesel, che non era stato informato delle verifiche della polizia, ha fatto sapere che la situazione è tranquilla.
In effetti non è stata trovata nessuna irregolarità, questa volta come nel dicembre del 2006, quando era stata contestata dalla procura di Trieste un ipotesi di reato proprio all'imam di Ponte della Priula, Aunija Nurceski, che ha confermato che da quell'inchiesta erano usciti puliti.