Cosa provoca il “bilancio in rosso dell’Amministrazione Bortolato” secondo le minoranze
“Cancellare il welfare è un atto grave non solo perché siamo in mezzo a una pandemia ma anche perché già prima un terzo della popolazione moglianese viveva con meno di 12 mila € all’anno”
| Manuel Trevisan |
MOGLIANO – Nella giornata di venerdì 20 gennaio è stato organizzato un dibattito pubblico nella pagina facebook “PD Mogliano Veneto”, in cui i consiglieri comunali di minoranza - Tiziana Baù, Giacomo Nilandi, Daniele Ceschin, Renzo Prete, Ferdinando Minello e Roberta Albanese – hanno detto la loro sul bilancio di previsione 2021 approvato dall’attuale Amministrazione.
Le premesse erano sin da subito pungenti: “anche quest’anno il Governo salverà il bilancio di Mogliano?”, è stato chiesto prima di aprire l’acceso dibattito.
Il punto focale del discorso, e quello che maggiormente preoccupa i Consiglieri Comunali del centro sinistra, ha riguardato il welfare del Comune, che sarebbe stato “cancellato dall’ennesimo disastro finanziario”.
“Il risultato – spiegano infatti i Consiglieri d’opposizione in un comunicato stampa - è un bilancio che non prevede neanche un euro di misure per aiutare famiglie e imprese nell’emergenza Covid, esattamente come l’anno appena trascorso, quando i fondi per l’emergenza sono arrivati tutti dallo Stato e non un centesimo è stato aggiunto da questa Amministrazione.
Si doveva e si poteva fare di più, perché in una situazione straordinaria servivano misure altrettanto straordinarie. Si doveva pensare a un bilancio meno “classico” e più coraggioso, che prendesse atto della delicata situazione economica e sociale che la pandemia ha creato e mettesse al centro i cittadini e le attività commerciali del territorio. Invece, per logiche di spartizioni interne e per paura di perdere voti, non si è voluto procedere con coraggio”.
Alle recenti critiche di essere improduttivi e di non proporre alcuna idea o iniziativa costruttiva, i Consiglieri di minoranza rispondono che “quest’anno non abbiamo presentato emendamenti, perché sarebbe stato da rifare completamente il bilancio da capo.
L’amministrazione ha un anno intero per redarlo, noi abbiamo solo 15 giorni per studiarlo, fare un’analisi, chiedere consulenze, condividerla fra di noi e quindi proporre emendamenti circostanziali all’ultimo minuto, che sarebbero comunque cassati dalla maggioranza, come successo l’anno passato”.
