Cresce la domanda di sangue: “Andiamo a donare, è un atto di senso civico"
Tutti i gruppi sono richiesti, in particolare si necessita del gruppo 0 e A negativo e positivo
| Manuel Trevisan |
VENETO – In Veneto torna a crescere la necessità di sangue, plasma e piastrine.
Dopo la riapertura di tutte le attività sanitarie e ospedaliere che erano state sospese a causa del coronavirus, molti interventi chirurgici sono stati infatti riprogrammati e le sale operatorie sono tornate a pieno regime.
Con l’arrivo dell’estate, del gran caldo e delle vacanze “Le strutture sanitarie ci sollecitano a continuare a donare con costanza per evitare criticità ed emergenze per la mancanza del nostro dono – spiega la neo presidente di Avis regionale Veneto, Vanda Pradal – e per permettere di recuperare tutti gli interventi che moltissimi cittadini attendono da mesi”.
Tutti i gruppi sono richiesti, in particolare viene segnalata la necessità del gruppo 0 e A negativo e positivo.
Un invito, quindi, a non rinviare la propria donazione, specie se si sono già programmate le ferie. “Diventare donatore è una scelta di responsabilità – continua la Pradal – e dopo la loro straordinaria dimostrazione durante la pandemia, chiediamo agli avisini veneti di continuare a testimoniarla, andando a donare dove è più comodo, ai Centri trasfusionali degli ospedali o presso le unità di raccolta associativa delle province di Padova, Venezia e Treviso”.
Prenotare la donazione, come si fa già in molte zone del Veneto, ha il grande vantaggio di evitare lunghe code e snervanti attese.
Per conoscere le aperture dei Centri trasfusionali e delle unità di raccolta associativa, per informazioni e/o prenotazioni, si possono consultare i siti delle Avis provinciali o contattarli ai seguenti recapiti telefonici: Padova 049 7800858, Rovigo 0425 35860, Treviso 0422 405077, Venezia 041 950892, Verona 045 8203938, Vicenza 351 1116275, Abvs Belluno 0437 27700. A disposizione per informazioni anche la segreteria di Avis Regionale Veneto allo 0422 405088.