CRISI, AD APRILE SARA' UNO SPAVENTOSO TSUMANI
Parola di Antonio Confortin, segretario della Uil, che come misura anticrisi chiede il blocco delle tariffe locali per due anni
| Laura Tuveri |
Treviso - Bloccare tutte le tariffe locali per almeno 24 mesi, utilizzo dell’Isee (indicatore della situazione economica equivalente) per la determinazione della tariffa stessa a integrazione alle eventuali fasce sociali previste, erogazione delle prestazioni sociali da parte di tutti gli enti pubblici locali inderogabilmente attraverso il calcolo e la presentazione dell’Isee.
E' la ricetta anticrisi della Uil di Treviso che invita i Comuni della Marca ad un' “assunzione di responsabilità in difesa della qualità della vita dei cittadini, messa in grave pericolo dalla crisi economica”.
Antonio Confortin (nella foto), segretario generale della Uil provinciale di Treviso si dice estremamente pessimista rispetto alla crisi che inesorabilmente avanza.
“La produzione industriale italiana si fermerà ad aprile – dice Confortin– e per il tessuto produttivo trevigiano, date le sue caratteristiche, sarà uno spaventoso tsunami. Già oggi la mobilità conta 4.600 addetti e nei primi mesi del 2009 rischiamo il posto in altri 1.670”.
Secondo dati in possesso dalla Uil, sono 16 le procedure di mobilità in corso, a cui si aggiungono 8 casse integrazione straordinarie, 6 casse integrazione ordinarie, 2 casse integrazione straordinarie in deroga, 2 procedure di riduzione del personale e una di licenziamento.
A determinare questo ulteriore indebolimento del mercato del lavoro locale vi sono importanti chiusure (Max Fashion, Liberti, Maglificio Morgano, Macreb, Nuova Colortex) oltre ad una nuova riduzione di personale alla Monti (250 persone), tre processi di riorganizzazione (Sisi, Nordica, Aku, Osram), una crisi finanziaria (Cosma) e quattro crisi per riduzione di commesse (Valman, Skandia, Monti e Tecnica).
“In queste condizioni –prosegue Confortin – gli aumenti all’orizzonte soprattutto per quanto riguarda la tariffa per asporto rifiuti e la tariffa per il consumo dell’acqua sono una vera e propria follia.
Gli enti locali, in relazione alle loro competenze e partecipazioni a consorzi e autorità varie, hanno due possibilità: o si assumono la responsabilità di dare il colpo di grazia alle famiglie trevigiane o daranno attuazione al loro compito fondamentale, che è quello di essere promotori e difensori del benessere collettivo”.
Confortin aggiunge: “In una situazione come quella attuale, con i bilanci comunali ridotti all’osso, l’efficienza non passa per i tagli quanto piuttosto per un razionale utilizzo delle risorse, che vanno concentrate in favore di chi ne ha veramente bisogno”.