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23 novembre 2024

Treviso

LA CROCIATA LEGHISTA CONTRO L'IMU SI FERMA A PONZANO

Qui la tassa sulla casa è stata addirittura aumentata

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

LA CROCIATA LEGHISTA CONTRO L'IMU SI FERMA A PONZANO

PONZANO – Altro che l’obiezione fiscale invocata dal segretario della Lega, Gianantonio Da Re, con tanto di benedizione di Gobbo e Zaia. Alla fine una cosa è la politica, forse pure la propaganda, mentre altra cosa è la gestione dei servizi per i cittadini. E così la crociata anti-Imu in salsa padana si è squagliata praticamente al primo vero banco di prova di un bilancio comunale.

Il patatrac arriva da Ponzano, dove la giunta guidata da Giorgio Granello, tra le altre cose pure capogruppo leghista in Provincia e coordinatore dei sindaci del Carroccio, non solo non ha messo al bando l’Imu ridisegnata da Monti, ma l’ha addirittura fatta lievitare.

Di quanto? Sulla prima casa l’aliquota resterà fissa allo 0,4% (con possibilità di detrazione bloccata a 200 euro, più 50 per ogni figlio sotto i 26 anni), mentre sulle seconde abitazioni è stata portata dallo 0,76% dettato dal governo allo 0,90%, pochissimi punti sotto il limite massimo dell’1,06 per cento (per un introito previsto di 900 mila euro per le prime e 3,1 milioni per le seconde).

“Avevamo risparmiato 280 mila euro, ma Monti ce ne ha tagliati altrettanti. Come li recuperiamo? – chiede Giorgio Granello – non so perché Da Re e gli altri hanno lanciato questa obiezione fiscale, evidentemente possono permettersi più di me, ben per loro, ma io rispondo ai miei cittadini e come sindaco, qualsiasi sia il partito, ha il dovere di non togliere servizi”.

Dall’Imu lievitata sono state escluse le seconde abitazioni date in comodato gratuito, che spesso riguarda i membri di una stessa famiglia. Comunque non è quello che sperava Da Re quando ha fatto squillare la tromba dell’obiezione fiscale contro Roma: “Io non farò mai pagare la tassa sulla casa – aveva detto – e invito gli altri primi cittadini a fare altrettanto”. Mentre Gobbo e Zaia aprivano la porta e Muraro addirittura rilanciava l’idea di un conto corrente regionale per le tasse dei veneti.

Non si può parlare una volta da politico e una volta da amministratore: abbiamo fatto la nostra scelta perché bisogna avere le palle di dire che chi ha di più deve dare di più – riporta tutti per terra Granello – e poi, Imu o non Imu, non possiamo rischiare che ai cittadini arrivino multe o addirittura gli sequestrino la casa come recupero coatto dei crediti per tasse non pagate”.

E il rincaro ora fa andare su tutte le furie l'opposizione. “La Lega aveva annunciato con i suoi massimi dirigenti, da Da Re a Gobbo, che non avrebbe applicato l’Imu sulla casa dei propri cittadini: ma alla prima occasione il sindaco leghista di Ponzano li ha smentiti clamorosamente non solo applicandola, ma applicandola per le seconde case anche oltre il limite base dato dal governo – tuona l’ex sindaco e membro del direttivo del Pd, Claudio Niero – anzi, non solo si smentiscono clamorosamente, ma applicando la nuova tassa sulla casa ci fanno sopra pure la cresta”.

Così il centrosinistra torna a mettere sotto accusa l’idea di un’obiezione fiscale contro lanciata dal segretario provinciale del Carroccio. “Una cosa è certa: il sindaco di Vittorio Veneto ignora il funzionamento dell’Imu, inventata da Calderoli, che verrà pagata con il modulo F24 e i cui flussi di gettito arriveranno all’Agenzia delle Entrate che automaticamente riverserà nella tesoreria comunale la quota di tributo spettante al Comune – fa un po’ di chiarezza il senatore del Pd, Marco Stradiotto – sindaco e ufficio tributi non devono fare nulla, a pare controllare l’evasione e gli errori. Forse la Lega di Da Re è favorevole all’evasione?”. Per un sindaco, insomma, boicottare l’Imu, è praticamente impossibile. Farla lievitare, però, a quanto pare non è così difficile.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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