E' digitale e sul web il giornalismo prossimo venturo
L’editore tedesco Springer ha acquistato per un miliardo il quotidiano on line “Politico.com”. Una risposta ai venti di crisi sui fragili equilibri dell’informazione professionale
ITALIA - Un miliardo. È quanto ha sborsato l’altro ieri l’editore tedesco Axel Springer per l’acquisto del quotidiano on line “Politico.com”. Una operazione di quelle (senza esagerazione) colossali. Per “La Stampa”, che ne ha dato notizia, una autentica rivoluzione editoriale dentro quella digitale in atto ormai da parecchio tempo.
“Una risposta da osservare con grande attenzione - in primis perché sostenuta dalla logica dei numeri di un business model - ai venti di crisi che volteggiano sui fragili equilibri dell’informazione professionale nell’età delle reti e dei social network”. Il gruppo editoriale con sede a Berlino ha investito molto sul digitale, avendo intuito tra i primi (ma, grazie alle risorse a disposizione, bruciando gli altri sul tempo) le enormi potenzialità di una piattaforma informativa molto frequentata, “portando sul web alcuni contenuti e format caratteristici del giornalismo cartaceo (come gli editoriali e i retroscena) e dimostrando una volta di più che nell’universo del web esiste spazio non soltanto per i gattini ma anche per un’informazione politica che si colloca su un piano qualitativo elevato” - scrive sempre “La Stampa”. Una scommessa ambiziosa e da salutare con grande favore “che ci dice che il giornalismo fatto bene e con tutti i crismi (e, naturalmente, inserito nel suo tempo) può tuttora essere il destinatario di risorse finanziarie ( perché la qualità va riconosciuta e quindi pagata)”
Profeti di sventura e cassandre che annunciano da tempo la fine del giornalismo dovranno rivedere le loro fosche previsioni. I social non divorano come virus l’informazione. Innegabile la crisi della carta stampata ma c'è un futuro da declinare al digitale, sul web. La scelta di alcune testate cartacee di investire sull’on line, è un’ àncora di sopravvivenza. Giornalismo digitale è altro però dal travaso del cartaceo: informare sulla rete, di pari passo con la progressiva alfabetizzazione digitale, risulterà sempre più immediato, efficace. Al giornalismo la sfida di reinventare il suo modo non di fare, ma di dire.