Dipendente pubblico "fannullone" licenziato
E’ successo a un assenteista dell'Asl di Foggia
FOGGIA - Anche un dipendente pubblico può perdere il posto se non lavora abbastanza. Sfata il mito degli "scansafatiche" della pubblica amministrazione la sentenza di ieri della Cassazione in cui si dà il benservito a un dipendete Asl di Foggia, assunto come operatore tecnico Ced in una procedura per stabilizzare i precari.
L’uomo era un assenteista seriale e la sua resa lavorativa è stata definita inaffidabile. Le assenze erano continue e anche quando si presentava al lavoro arrivava in ritardo o se ne andava prima.
Il licenziamento con preavviso, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, risulta sì meno grave ma comunque fondato su inadempimenti contrattuali tanto gravi da indurre il datore a non poter più confidare nella futura correttezza nella prestazione lavorativa.