Ecco come il "Caffè in Rosa" della Lilt di Castelfranco riesce a fare la differenza
Le testimonianze di tante donne operate di tumore al seno che con questo servizio hanno trovato un valido sostegno
| Fanni Guidolin |
CASTELFRANCO - Quando il volontariato riesce a mettere in moto grandi cose: è proprio ciò che è riuscita a fare la Lilt di Castelfranco con il "Caffè in Rosa". Ecco le testimonianze di chi con questa iniziativa ha trovato risposte e sostegno. “Poter partecipare ad un gruppo dove ci sono altre persone che hanno vissuto o stanno vivendo il tuo dramma, è molto terapeutico. Ti fa liberare le angosce e ti fa sentire utile alle altre; ti solleva lo spirito e il fisico. Mi scrive così Vania, una giovane donna del gruppo donne Lilt delegazione di Castelfranco Veneto “Caffè in Rosa” gestito dalla bravissima Erica. “Ce ne fossero anche nella mia regione di gruppi così” mi dice Rosa, che in Veneto è venuta ad operarsi al seno e poi non ha trovato ne’ conforto ne’ supporto nel suo paese, in Campania. “Per me il gruppo caffè in rosa è una mano tesa” aggiunge Mery, “una mano che dà forza, che non ti fa sentire sola in un percorso così difficile e non sempre risolutivo. Dove non arriva la parola dell'oncologo (sono molto impegnati e si sa) arriva l'esperienza di altre donne come me. Ci si sente meno sole”.
C’è anche Maria che vuole dire la sua, con le lacrime agli occhi. “Per me questo gruppo e’ come una seconda famiglia. Ricordo quando ho partecipato la prima volta la sensazione di pace che trasmettevano tutte le volontarie. Non eravamo in molte. Poi quando ho avuto la seconda batosta ho potuto comprendere il senso profondo dell’amicizia. Quanto supporto mi hanno dato le donne attraverso i messaggi del nostro gruppo whatsapp. Non mi sentivo mai sola. Donne che hanno pianto per me, mi hanno abbracciato come fossi una sorella. Ed io non finirò mai di ringraziarle”. Erica, con l’aiuto di Fernanda e Lina, guida le donne mensilmente, durante incontri che dovrebbero durare un’ora e che poi si protraggono per due, a volte per tre ore. Abbiamo creato insieme il gruppo teatrale, per spettacoli emozionanti. “Erica e’ capace di stare ore al telefono con le donne pur senza averle mai conosciute, per dare loro qualche dritta, e tanto supporto”, incalza ancora Mery. Quando abbiamo creato il gruppo eravamo in dieci donne. Ora sono più di trenta. Vogliamo aprirlo a chiunque fosse stata operata di tumore al seno e accoglierla a braccia aperte. Il potere positivo delle donne durante la malattia è portentoso. E incredibilmente contagioso.
FOTO evento Lilt a Castelfranco