È il 'Giorno della Memoria', 80 anni fa la liberazione di Auschwitz
L'Armata Rossa varcò l'ingresso del campo di sterminio, portando alla luce gli orrori del genocidio nazista
GERMANIA - Il 27 gennaio di ogni anno si celebra il Giorno della Memoria, istituito per ricordare le vittime dell’Olocausto. La data è stata scelta perché proprio il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, svelando al mondo l’orrore della Shoah. In tutta Italia si svolgono iniziative commemorative, cerimonie e momenti di riflessione per mantenere viva la memoria di quanto accaduto e per ribadire l’impegno a combattere ogni forma di discriminazione e odio. Il ricordo non è solo un atto di giustizia verso le vittime, ma un monito per le generazioni future affinché tragedie simili non abbiano mai più a ripetersi.
Ottant’anni dopo, circa cinquanta sopravvissuti torneranno nel campo di sterminio, accompagnati dai loro familiari, per testimoniare un passato che non può essere dimenticato. La cerimonia sarà incentrata sulle storie personali di chi ha vissuto quell’orrore. "Non ci saranno discorsi politici", ha dichiarato il direttore del memoriale, Piotr Cywinski, sottolineando il dovere morale di preservare la memoria per le generazioni future. Presenti leader da tutta Europa, incluso il presidente italiano Sergio Mattarella e le principali autorità tedesche. Tuttavia, l’evento non è immune da polemiche: né Vladimir Putin, né i rappresentanti israeliani saranno presenti, mentre sui social media imperversano dichiarazioni controverse, come quelle di Elon Musk, che hanno riacceso il dibattito sul peso della memoria e della responsabilità storica. La giornata sarà un tributo ai sopravvissuti, gli ultimi custodi di una storia che rischia di dissolversi con loro.
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