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28 novembre 2024

Cronaca

Giorno della Memoria. Zaia: "Siano protagonisti i giovani nel conoscere l'orrore della Shoah affinché di fronte al male sia chiaro da che parte stare"

Il Presidente del Veneto ha ricordato i Giusti che a rischio della loro vita hanno agito secondo coscienza

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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Luca Zaia

VENEZIA - “Ricordare la dimensione di orrore che ha rappresentato la Shoah è un debito non solo morale che abbiamo con le Comunità ebraiche e verso la memoria di tutti i perseguitati dalla follia nazista per motivi etnici, di ritenuta inferiorità razziale, politici o di orientamento sessuale. Una catastrofe che, come tutta Europa, ha rabbuiato anche la nostra terra trovando una flebile luce solo nell’umanità di coloro che seppero guardare in faccia la realtà e, rischiando la vita, opporsi alle persecuzioni. Oggi la memoria di una simile tragedia, che è costata drammaticamente la vita a milioni di innocenti e una sofferenza atroce e indelebile ai sopravvissuti, sarebbe ancora più soffocante senza l’esempio di coloro che sono ricordarti come Giusti tra le Nazioni dallo Stato di Israele, tra i quali almeno 59 veneti che hanno salvato decine di Ebrei”. Con questo pensiero il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, interviene in occasione del Giorno della Memoria.

“Una frase del Talmud, ricordata spesso in questa ricorrenza, recita che chi salva una vita sola salva il mondo intero – sottolinea Zaia -. Guardando i profili dei Giusti tra le Nazioni non ci sono supereroi ma donne e uomini sconosciuti, sacerdoti, agricoltori, professionisti, operai, insegnanti e artigiani nei quali, di fronte al male, è prevalsa la scelta di coscienza su quella dettata dalla sopravvivenza o dall’indifferenza. Il coinvolgimento dei giovani, i veri protagonisti del presente e del futuro, in questo giorno rimane fondamentale affinché dalla conoscenza dell’Olocausto prendano atto che il male ha segnato la storia dell’umanità ma, anche, che ognuno di fronte ad esso può scegliere da che parte stare”. “In occasione delle celebrazioni mi unirò alla Comunità Ebraica di Venezia – conclude il Presidente – in quei luoghi che parlano dei tristi giorni di ottant’anni fa. Un’occasione per testimoniare la vicinanza dei Veneti nel ricordo della Shoah e nell’impegno contro ogni forma di antisemitismo antica o moderna”.



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