Elio Scottà, 100 anni in gambissima: grande festa per il cenedese
Ieri sera negli spazi della festa Settembrina. A festeggiarlo anche il sindaco Balliana
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – “Buon compleanno Elio!” recitava lo striscione affisso sotto al tendone della festa Settembrina, a Salsa, che ieri sera ha ospitato la festa di compleanno del neo centenario Elio Scottà. Lui, in splendida forma, ha stretto mani, ha ricevuto tanti abbracci e baci, ha chiacchierato con tutti. In tanti erano presenti per festeggiarlo, in primis i suoi due figli e tutta la famiglia, e poi il sindaco Mirella Balliana e l’assessore al sociale Laura Ceccarini. Una cena conclusasi, come d’obbligo, con la torta di compleanno e il brindisi.
“Nella mia giovinezza ho fatto il militare a Belluno ed ho imparato a fare il trasmettitore radio” racconta il cenedese classe 1924, mente lucida, arrivato ai cento anni in ottima forma e autonomo. Ieri sera l’ex presidente del consiglio comunale Paolo Santantonio, presidente della sezione vittoriese dell’Anget – associazione nazionale genieri e trasmettitori –, ha omaggiato Scottà, il socio più anziano della sezione, con una targa ricordo.
Fino alla pensione Scottà ha lavorato al lanificio Bottoli. “Arrivato finalmente alla pensione mi sono sempre dato da fare nel sociale, nell’aiutare gli altri. Non per vantarmi – precisa – ma ritengo di essere un uomo buono d’animo e so che tanti mi stimano per quello che sono”.
Nella sua Ceneda per decenni si è speso per gli altri. “Ho fatto parte di Insieme per Ceneda: in quel periodo una volta alla settimana con i miei collaboratori, tutti i volontari compreso io, ci prodigavano nel tenere pulito il parco Papadopoli e poi una volta al mese gestivano il mercatino in piazza a Cereda. Mi sono prodigato per aiutare le persone bisognose entrando nel Centro caritativo diocesano in patronato Costantini come volontario. Ero sempre in movimento, nulla mi fermava per aiutare gli altri, ma si sa che arrivato ad una certa età le forze calano. Ultimamente con i miei collaboratori teniamo pulito con la falciatrice solo il Patronato Costantini”.
Scottà si è impegnato nella sistemazione della chiesetta di San Giuseppe a Serravalle. “Ho sempre fatto tutto con passione, dedizione e tanta soddisfazione nel cuore. Ora che sono un po’ vecchiotto mi piace tanto mangiare, bere un buon bicchiere di vino della mia vigna e ultimamente mi muovo, visto che non ho più né la patente né la bicicletta, con l’autista personale che mi porta di qua e di là. Inizio la giornata andando a bere il caffè da Susy al bar Magnolia o da Alberto al bar Duomo e facendo do ciacole in compagnia. Sono arivà a zento ani e ringrazie al Signor d’averme dat una lunga vita!”