TREVISO - Da circa 800 richiedenti asilo a 450 ospiti accolti in struttura. In meno di un mese l'ex Serena, tra i comuni di Treviso e Casier, ha dimezzato il numero dei profughi.  E’ questo il risultato dell’incontro avvenuto tra il sindaco di Treviso Mario Conte e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi lo scorso 20 dicembre.

L'hub di accoglienza più grande della Marca da mesi era vicino al collasso con conseguenti problemi di gestione degli ospiti e dei residenti che vivono a ridosso della caserma Serena. “Eravamo arrivati ad ospitare all’interno della struttura circa 800 persone, numeri impossibili per una gestione dignitosa”, spiega il sindaco Conte. “Per questo tra le richieste che ho avanzato al ministro Piantedosi c’è stato anche un alleggerimento delle presenze alla Serena e oggi i numeri sono praticamente dimezzati. Con la collaborazione e il dialogo con il ministro, il sottosegretario di Stato Nicola Molteni e il prefetto di Treviso Angelo Sidoti, che ringrazio, stiamo dando una risposta alla comunità che vive nei pressi della caserma e che evidenziava disagi non tanto legati alla presenza di migranti in sé, ma alla sua portata eccessiva".

I primi 50 richiedenti asilo sono stati trasferiti due giorni dopo l’incontro di Roma e tutti hanno ospitatlià fuori provincia, conferma Conte: “Come ho fatto presente al ministro Piantedosi, Treviso non era più nelle condizioni di farsi carico di un numero tale di richiedenti asilo: pensiamo che dei 1.593 presenti in provincia, mille erano ospiti nelle strutture del capoluogo. Oggi la Serena è tornata ad una capienza più gestibile". Tra le 450 presenze attuali, per la maggiore parte indiani e pachistani, si contano anche 43 minori non accompagnati e in carico al comune, ai quali vengono offerti corsi di lingua italiana ma anche di educazione civica: dalla raccolta dei rifiuti al patentino per la bici.

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