Francesco Vidotto sul referendum: “Leggetevi tutte le pagine del provvedimento legislativo!”
Lo scrittore riflette sulla democrazia in Italia, sui populismi e i programmi televisivi che si occupano di politica “con il solo obiettivo di fare spettacolo e non informazione sana”
| Sara Saccon |
CONEGLIANO- Secondo Francesco Vidotto, affermato scrittore che ha vissuto e studiato per anni a Conegliano, il nocciolo del problema dell’Italia di oggi sta nell’informazione: poca e fatta di slogan. “La responsabilità di conoscere è del cittadino, ma gli enti istituzionali dovrebbero saper fare informazione, mentre troppo spesso mi imbatto anche in programmi televisivi che riducono la politica ad uno show”, spiega Vidotto.
E aggiunge, forse non troppo ironicamente: “Ci vorrebbe un Quark della politica, un Piero Angela che in modo approfondito descriva e spieghi dettagliatamente tutto ciò che c’è da sapere. Questo referendum non richiede nemmeno il quorum, quindi essere adeguatamente informati è ancora più importante!”. Ma lo scrittore allarga l’orizzonte, riflettendo sulla società italiana e la sua problematicità: “Domenica e lunedì dovremo rispondere sì o no ad un quesito di tre righe. Ma questo è solo un riassunto, uno slogan politico.
In generale, al di fuori di discorsi ideologici, io credo che la democrazia sia possibile solo in un paese colto. Purtroppo noi viviamo in un momento storico in cui la cultura non fa da padrona e per questo motivo si crea un terreno in cui la democrazia non può attecchire”. Vidotto, parafrasando Bukowski, spiega la sua visione sottolineando che per un popolo senza cultura la democrazia è una dittatura nella quale abbiamo solo l’illusione di scegliere i nostri governanti.
“Noi non abbiamo nemmeno votato per chi oggi sta al potere. Per questo sono convinto che dopo il referendum non cambierà nulla. Sono soldi buttati, perché in questo paese c’è solo un reale bisogno di fare una seria riforma elettorale”, aggiunge l’autore. E conclude rivolgendosi ai lettori di OggiTreviso: “Vi voglio dare un mio consiglio: prendetevi due ore e spendetele per leggervi davvero tutto il provvedimento legislativo!”.