GENTILINI: «PER IL BENE DELLA LEGA È MEGLIO CHE STIFFONI SI DIMETTA»
L'affaire oro e diamanti scuote pure il K3
| Mauro Favaro |
TREVISO – “A questo punto sarebbe comunque meglio che Stiffoni si dimettesse”. Non ha dubbi Giancarlo Gentilini.
Per la verità su quello che dovrebbe fare il suo acerrimo nemico all’interno della Lega non ne ha mai avuti troppi. Tanto meno adesso, dopo che l’affaire dei diamanti e dei lingotti d’oro, a quanto sembra comperati con i soldi del Carroccio, ha fatto esplodere nelle stanze del K3 (e non solo) un nuovo bubbone. E che bubbone. “Pulizia, pulizia, pulizia – ripete il vicesindaco mandando a memoria la ricetta di Maroni – perché sono convinto che le sorprese non siano finite”.
Poco importa che l’ex tesoriere Belsito ieri abbia riconsegnato parte dei preziosi, compresa un’Audi che sarebbe stata utilizzata dal Trota. La situazione resta più che mai intricata. E lo Sceriffo torna a chiedere a gran voce che la Lega torni quella delle origini. Anche se per arrivare a questo fosse necessario far cadere qualche testa. A cominciare, c’è da scommetterci, da quella del senatore di Motta.
“Chiedo ai responsabili politici di prendere dei provvedimenti senza stare più nascosti dietro a un dito – punge Gentilini – Stiffoni, comunque, si dovrebbe allontanare sino a quando la questione non sarà chiarita perché solo il dubbio rischia di mettere in pericolo tutta la Lega”.
Dal canto suo il diretto interessato si difende e conferma che presto andrà a chiarire tutto davanti ai magistrati di Milano. Nel frattempo, oltre ai pesanti distinguo del vicesindaco, incassa l’appoggio di Gobbo. “Ho massima fiducia nei suoi confronti – conclude quello che è ancora il leader veneto del Carroccio – perché allontanarlo dal partito? Prima di prendere simili decisioni bisogna verificare tutto”.