Imprese, Confcommercio: "Sette aziende su dieci penalizzate dalla guerra"
Nel contempo tengono occupazione e investimenti
TRIESTE - Il 68% delle imprese del terziario del Friuli Venezia Giulia reputa rilevante e pericoloso l'impatto della guerra in Ucraina sull'andamento della propria azienda.
Oltre l'80% lamenta l'aumento dei costi di energia e utenze (84%) e delle materie prime (86%).
Il rincaro dei trasporti e servizi di logistica interessa il 75%. In generale, il 25% si aspetta "certamente" una riduzione degli ordini nei prossimi mesi a causa della crisi internazionale e un altro 50% la teme. E' quanto emerge dall'Osservatorio congiunturale di Confcommercio Fvg-Format Research.
Secondo l'indagine, presentata oggi a Udine, le imprese affrontano la nuova crisi senza però interrompere i rapporti di lavoro (solo il 6% intende farlo). Inoltre stanno riducendo al minimo l'impatto sugli investimenti (solo il 18% li ridurrà o annullerà). Il 36% ritiene però che l'impatto della guerra sia più significativo della crisi provocata dalla pandemia, per il 33% sarà simile. In generale, nella prima parte del 2022 peggiora rispetto al periodo precedente la fiducia delle imprese, anche se il dato è migliore rispetto alla media nazionale. In lieve peggioramento anche i ricavi, che però "tengono" sia rispetto al trimestre precedente sia in prospettiva.
Nei primi mesi del 2022 si assiste a un incremento "abnorme" dei prezzi praticati dai fornitori ma resta stabile la situazione occupazionale.
"È uno scenario che risente inevitabilmente della congiuntura internazionale - osserva il presidente di Confcommercio Fvg Giovanni Da Pozzo - non c'è dubbio che il conflitto alle porte dell'Europa abbia frenato la ripartenza, con aumenti consolidati e bollette rincarate che penalizzano pesantemente le imprese e mortificano il potere d'acquisto dei consumatori".
Pur in una situazione di oggettiva difficoltà, afferma l'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, "la performance del tessuto economico del Fvg è migliore rispetto alle altre regioni d'Italia: il dato dei ricavi del primo trimestre, infatti, si attesta al di sopra della media nazionale". E' "merito anche del ruolo trainante che il turismo sta assumendo nella nostra Regione".