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23 dicembre 2024

Treviso

Ita Agency: ai dipendenti 60mila euro tra formazione e benefit

L'azienda di Carbonera nel 2020 ha investito molto in formazione: "Dipendenti risorsa per l’azienda, da formare anche a 50 anni”

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Ita Agency

CARBONERA - Sembra paradossale in una fase di crisi economica e alta disoccupazione, ma per le aziende spesso è difficile trovare dipendenti e ancora di più riuscire a trattenere quelli bravi. ITA, azienda trevigiana, specializzata nella distribuzione di prodotti per tabaccai e cartolerie, ha 110 dipendenti nella sede di Carbonera, a cui si aggiungono 150 agenti sparsi in tutta Italia. Nel 2020, complice l’emergenza Covid, ha ampliato e messo in atto un piano che comprende diversi fattori per trattenere e far crescere il personale, in tre aree chiave: benefit, salute e formazione.

Un investimento annuale di circa 60mila euro, 37 mila dedicati al welfare e 23 mila alla formazione.  Come “ringraziamento” per il contributo dato alla continuità del lavoro in azienda durante il lockdown, ogni dipendente ha ricevuto nel 2020 un buono di 400 euro da spendere sulla piattaforma welfare ITA, ossia un portale dove ciascuno ha potuto scegliere tra offerte dedicate alla forma fisica, alla salute e alla scuola per i figli; una forma di benefit che è stata rinnovata anche per il 2021.

 Ma quello che è cambiato di più è certamente il tema della formazione, il cui budget è decuplicato negli ultimi 5 anni. Siamo cresciuti molto negli ultimi anni e sono cresciute le competenze richieste a ogni dipendente. Così abbiamo deciso di pianificare un percorso che consenta a tutti di migliorare - spiega l’Ad Marco Fabbrini - Prima di tutto abbiamo voluto che i dipendenti al completo facessero un corso di Excel; può sembrare banale ma è uno strumento per noi fondamentale ed è importante che tutti imparino ad usarlo per interfacciarsi con gli altri reparti dell’azienda. Vogliamo che ci sia anche un cambio di mentalità tra i dipendenti: la formazione riguarda ognuno, non solo gli stagisti o i neoassunti, perché non è che se hai 50 anni puoi smettere di imparare e lavorare aspettando la pensione”.

 


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Isabella Loschi

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