Juan Carlos: "Felipe incarna la stabilità"
Ma poche ore dall’annuncio si preparano manifestazioni per chiedere un referendum sul futuro della monarchia
| Julia Gardiner |
MADRID - Alle 10:30 l’annuncio del Primo Ministro spagnolo Rajoy, poi il discorso, trasmesso dalle tv, col quale il re Juan Carlos I ha motivato la decisione di abdicare e passare la guida dello Stato a suo figlio, il principe Felipe.
“Oggi, quando mi guardo indietro, non posso fare a meno di sentire orgoglio e gratitudine nei vostri confronti”, ha detto Juan Carlos nel suo messaggio, orgoglio per i risultati raggiunti dal paese e gratitudine per il sostegno offerto al suo regno “iniziato in gioventù e in tempi di grandi incertezze e difficoltà” e che ha dato al Paese un lungo periodo di pace, libertà, stabilità e progresso.
Il sovrano ha ringraziato la moglie, Sofia, della quale - ha detto - non gli è mai mancato l'appoggio.
"Oggi dovrebbe passare in prima linea una generazione più giovane” ha proseguito Juan Carlos - “La mia unica ambizione è sempre stata e continuerà a contribuire al benessere e al progresso nella libertà di tutti gli spagnoli. Voglio il meglio per la Spagna, a cui ho dedicato tutta la mia vita e al cui servizio ho messo tutte le mie capacità, la mia passione e il mio lavoro”
Il sovrano ha dedicato un lungo passaggio al futuro re: “Mio figlio Felipe, erede al trono, incarna la stabilità, che è una caratteristica della monarchia. Il Principe delle Asturie ha la maturità, preparazione e senso di responsabilità necessari ad assumere tutte le garanzie del Capo dello Stato e ad aprire una nuova era di speranza in cui si combinino l'esperienza e la spinta di una nuova generazione”.
Intanto si moltiplicano le iniziative per chiedere un referendum sulla forma di Stato. In moltissime città spagnole e anche all’estero, i fautori della “Terza Repubblica spagnola” scenderanno in piazza stasera alle 20.00, mentre Twitter è stato riempito di messaggi a favore della creazione di una repubblica, di cittadini anonimi come di partiti politici, tra cui izquierda Unida, e Equo.