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16 giugno 2024

Treviso

Lavoratori in nero e cantieri senza sicurezza: 7 attività sospese e 19 aziende sanzionate in provincia di Treviso

I controlli dei carabinieri hanno fatto scattare multe per oltre 250mila euro

| Isabella Loschi |

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controlli carabinieri

TREVISO - Lavoratori impiegati in nero e cantieri senza adeguate norme di sicurezza. Questo quanto rilevato durante i controlli dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro in collaborazione con i carabinieri di Treviso svolti negli ultimi giorni nelle aziende settori dell’edilizia, dell’agricoltura e del commercio in diversi comuni della provincia.

Nel corso dell’attività ispettiva sono state sospese 7 attività imprenditoriali (4 per gravi violazioni in materia di sicurezza, 1 per l’impiego di lavoratori “in nero” e 2 per entrambe le fattispecie) e sono state individuate numerose inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro che hanno portato complessivamente a elevare sanzioni per oltre 250mila euro.

Nello specifico, durante un controllo effettuato all’interno di un cantiere a Refrontolo sono state sospese le attività di 2 imprese edili intente a svolgere lavorazioni in quota, la prima per non aver predisposto idoneo parapetto atto a prevenire le cadute verso il vuoto e la seconda per non aver redatto il Piano Operativo di Sicurezza. Analogo provvedimento, è stato adottato in altri 2 cantieri edili situati nei comuni di Volpago del Montello e Pieve del Grappa, ove i lavoratori stavano operando sul tetto in assenza di idonei sistemi di protezione contro il pericolo di cadute verso il vuoto. Sempre nel cantiere di Volpago del Montello è stata, inoltre, riscontrata la presenza di un lavoratore italiano impiegato “in nero”.

In agricoltura, durante alcuni controlli effettuati in concomitanza con le lavorazioni di potatura e legatura delle viti, sono state sospese 2 aziende gestite da cittadini extracomunitari, intente a svolgere lavorazioni di taglio nei comuni di Motta di Livenza e Breda di Piave. Nel primo caso, il datore di lavoro stava impiegando 2 lavoratori stranieri su un totale di 4 presenti, mentre a Breda di Piave il titolare di origini Pakistane, è stato sorpreso mentre impiegava in nero 4 lavoratori anch’essi pakistani e non aveva provveduto a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi.

Nel corso di un controllo effettuato all’interno di un esercizio commerciale adibito alla rivendita di prodotti alimentari “etnici”, è stata sospesa l’attività per l’impiego non in regola di un lavoratore di origini marocchine e, anche in questo caso. Il titolare di un bar situato nel comune di Mansuè oltre che per la violazione di norme in materia di sicurezza, è stato sanzionato per l’impiego di un lavoratore non in regola. Nel corso dei vari controlli, sono state riscontrate numerose violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, l’omessa sorveglianza sanitaria, la mancata formazione dei lavoratori e la mancata vigilanza sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Complessivamente, i controlli effettuati hanno permesso di riscontrare numerose violazioni in materia giuslavoristica oltreché di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, a seguito delle quali sono state irrogate sanzioni per oltre 250.000 euro.


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