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10 novembre 2024

Conegliano

L'olimpionica Alessandra Patelli diventa donatrice di midollo

La finalista alle Olimpiadi di Rio oggi al Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Conegliano

| Alberta Bellussi |

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| Alberta Bellussi |

CONEGLIANO - Alessandra Patelli, finalista alle Olimpiadi di Rio nel “due senza” di canottaggio oggi, mercoledì 19 ottobre, si tipizzerà recandosi al Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Conegliano. Si sottoporrà cioè ad un piccolo prelievo di sangue dal quale verranno ricavati i dati genetici necessari a determinare una eventuale compatibilità con un paziente in attesa di trapianto. Questi dati saranno inseriti nel Registro nazionale dei donatori, entrando così anche lei a far parte della grande famiglia dei potenziali donatori di cellule staminali emopoietiche del midollo osseo.

 

Nonostante i numerosi impegni, Alessandra ha deciso di mettersi a disposizione del prossimo: “Sia come sportiva che come studentessa di medicina – spiega - penso sia un gesto doveroso e spero, con la mia testimonianza, di poter aiutare a coinvolgere più giovani possibili, dal momento che trovare un donatore compatibile è molto difficile (1 su centomila) e per questo c’è bisogno di essere in tanti ad iscriversi al Registro”.

 

Ogni anno, solo in Italia, per i pazienti con gravi patologie ematologiche che non lo trovano in famiglia vengono attivate da parte dei Centri di Trapianto oltre 1700 nuove ricerche per trovare un donatore compatibile da Registro. Solo per il 63% la ricerca ha esito positivo. Per diffondere maggiormente il messaggio è stato realizzato un video che vede Alessandra Patelli protagonista, che farà parte di una nuova iniziativa di sensibilizzazione patrocinata dalla Federazione Italiana Canottaggio e dal CONI. L’obiettivo è quello di far capire ai giovani l’importanza del dono del midollo osseo attraverso una corretta informazione perché sulla tematica ci sono ancora troppi dubbi che generano timori infondati: in caso di compatibilità riscontrata, infatti, non c’è nulla da temere, le procedure di prelievo delle cellule staminali emopoietiche sono sicure e non invasive.

 

Alcuni dati. Nel mondo sono 28.460.000 milioni i donatori di cellule staminali iscritti presso i Registri dei rispettivi Paesi. In Italia sono circa 360.000 iscritti al Registro Italiano IBMDR. In Veneto, gli iscritti a dicembre 2015 erano 56.000 con 709 donazioni effettive: 453 da midollo osseo e 256 da cellule staminali prelevate da sangue periferico, metodologia più recente e divenuta la più utilizzata in questi ultimi anni.

Il contributo della provincia di Treviso. I volontari donatori attivi attualmente iscritti in Provincia di Treviso sono circa 11.000, provenienti dai poli di reclutamento dei Centro Trasfusionali degli ospedali di: Conegliano, Vittorio Veneto, Castelfranco Veneto, Treviso e Oderzo. Altri 1300 sono usciti dal Registro per raggiunti limiti di età (55 anni). Ad oggi hanno consentito di effettuare 125 trapianti di midollo a beneficio pazienti nazionali ed internazionali che non avevano in famiglia un donatore compatibile. Da settembre ad oggi ne sono stati fatti tre. Le tipizzazioni dei campioni di sangue dei volontari vengono effettuate al Laboratorio HLA del Centro donatori di Treviso, unico centro in Veneto attualmente accreditato EFI, che invia i dati al Registri Italiano IBMDR e gestisce la fase di verifica in caso di compatibilità. Altra fonte importante di cellule staminali emopoietiche sono quelle ricavate dalle donazioni solidali del sangue cordonale donato alla banca pubblica dalle mamme alla nascita del loro figlio. Nella Banca del Sangue Cordonale di Treviso sono conservate 1023 unità a disposizione dei Centri di Trapianto, 18 sono state inviate e utilizzate in trapianti.

I Punti Nascita della provincia, dove le ostetriche opportunamente formate raccolgono ed inviano le unità di sangue cordonale sono: Treviso, Oderzo, Castelfranco, Montebelluna, Conegliano e Vittorio Veneto.

 



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Alberta Bellussi
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