Lungo la Restera un polo dedicato all'arte e al design
15 artisti colorano l’Alzaia sul Sile con 8 nuovi murales per Anthropica
| Isabella Loschi |
TREVISO - Murales, sculture e colore. La Restera, sempre più apprezzata dai trevigiani che la scelgono per lo svago, l’attività fisica e la natura, diventa sempre più luogo centrale di Treviso, anche per l’arte e la cultura.
La passeggiata lungo il Sile tra verde e natura diventa ogni anno più bella e viva anche grazie ad “Anthropica”, il festival ideato e organizzato dall’associazione culturale La Pulperia che lavora, attraverso l’arte e la creatività, alla riqualificazione degli spazi urbani. Domenica si è conclusa la sesta edizione del festival che, grazie alla bravura e alla creatività di una quindicina di artisti, ha dato nuova espressione ai muri di via Alzaia, nella zona immediatamente a valle del Ponte della Gobba.
Nei giorni scorsi tanti i passanti che hanno potuto ammirare all’opera gli artisti mentre davano forma e colore ai loro dipinti. Sono otto i nuovi lavori realizzati quest’anno con diverse tecniche e materiali, che vanno ad aggiungersi alle altre opere che colorano via Alzaia. Imboccando la strada lungo Sile, dal centro di Treviso, poco prima del sottopasso, ecco spuntare due piccoli capitelli bianchi, edicole votive pagane "To Social Control" e "Lode all'Innocenza" realizzate dal collettivo Subsculture. Poco più in là i murales con tempere realizzato da Michele Zappia, presidente dell’associazione La Pulperia “Solo Google ti conosce come la mamma” e quello di Giacomo Gilli, “Sono un Fauno moderno”.
Guarda al futuro con incertezza il murales in bianco e nero, nato da un bozzetto durante il lockdown, di Sciospen che ritrae una giovane coppia malinconica e preoccupata, dal titolo evocativo “No Future”. L’artista Anna Crema ha scelto l’azzurro come colore per il suo murales dal titolo “Il Bacio”, per arrivare al lavoro con tecnica mista e plexiglass con Giovanni Luca Massarin “Efferve scienza in naturale”, fino all’affresco delle carte da gioco "Arcani Minori", di Nicoletta Biondo e Joseph Moro dell’associazione Gioiosa et Amorosa e il murales dedicato al pianeta “Senza umani, pianeta libero” di Aldana Ferreyra, muralista argentina che vive a Spresiano.
“La Restera e le opere d’arte che ogni anno vanno ad aggiungersi portano avanti anche la storicità di Treviso, come il tema delle carte da gioco o il murales dedicato al tiramisù”, sottolinea l’assessore alla Cultura, Lavinia Colonna Preti. “Oggi è diventata anche una vetrina interattiva che attrae designer internazionali”.
E’ il caso del designer Flavio Borato, 49 anni, brasiliano di San Paolo, ma genitori trevigiani che con la moglie moglie Tatiana Filgueiras ha deciso di realizzare un polo dedicato al design e alla creatività propria lungo la Restera. “Sono arrivato cinque anni fa qui. Dopo aver vissuto a Milano, città troppo grigia per me, mi sono trasferito a Treviso”, racconta Borsato. “Ho preso in affitto una casa in questa zona e me ne sono innamorato. Così a febbraio abbiamo acquistato all’asta questa porzione di spazio tra la Restera e viale 4 Novembre (al confine con il nuovo complesso Cà delle Alzaie ndr) e abbiamo in progetto, appena avremmo il via con i lavori di riqualificazione, di costruire un centro di esposizone per il design e un laboratoria di ceramica in 3D, per giovani creativi da tutto il mondo.